Le motivazioni, per me, sono diverse. Intanto, un voler restituire qualcosa per tutto ciò che di buono si è assorbito, si è vissuto. Anche, accogliere l’invito ad essere più creativi, che mi pare così organico al percorso stesso. A mettersi in gioco secondo le proprie capacità, le personali competenze. Il percorso in Darsi Pace costituisce per me, fin dall’inizio, uno stimolo straordinario a guardare il mio lavoro di astrofisico, fuori dalle brume dell’abitudine. Da questa prospettiva, posso farmi toccare ed interrogare in modo inedito da ciò a cui dedico tanta attenzione, nella mia giornata. Sì, posso (anzi, devo) vedere anche le stelle, in modo nuovo. E così, raccontarle. [Leggi di più…]
SMASCHERANDOSI
Ascoltando il terzo incontro della seconda annualità, mi ha colpito la frase spesso sentita da Marco:
… e così ce ne andiamo nel mondo…intendendo: andiamo con le nostre belle maschere, create dalla paura per difenderci da noi stessi, dagli altri, e dall’ignoto che la vita ci prepara!
Poi pensando a questo, moltiplicato per milioni e milioni di altri che, con le stesse anche se differenti ragioni, lo replicano recitando i loro ruoli sul palcoscenico del mondo, ho visto il labirinto autistico in cui viviamo! Il mondo che il piccolo dittatore chiamato ego, in ognuno di noi, ogni giorno contribuisce ad estendere nelle vie di ogni dove; lastricate di solitudine sofferenza smarrimento distruzione.
E mi sono sentita perduta nella pesantezza di questo scenario, e nella mia impotenza. [Leggi di più…]
COSTRUIRE COMUNITÀ partendo dal cuore
Pubblichiamo sul nostro canale YouTube una interessante video-intervista rilasciata da Marco Guzzi a Paolo Martini (formatore, counselor e scrittore).
Nel corso di questo dialogo, che farà parte anche di un libro a cura di Paolo Martini, Guzzi risponde a domande radicali e antiche, sul rapporto tra l’Io e il pensiero, ma anche attuali e pressanti, sulla possibilità di uscire dall’omologazione sistematica della società contemporanea o sulle radici spirituali di una speranza di trasformare il mondo, sempre più prossimo all’orlo del baratro. [Leggi di più…]
NON DISPERARE
(Arcabas, Il figlio ritrovato)
“Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere nel deserto” (Dt.8,2)
Provo qualcosa di simile ad un sussulto allo stomaco, di pena e compassione, quando guardo alla mia storia. Come quando Gesù vedeva le folle stanche, sfinite e smarrite. Ero fuori di me, arrabbiato e confuso. Chiuso nel mio lager, vittima e persecutore al contempo, solo e senza respiro, con un’unica voce, a tratti assordante: “voglio morire”.
Ho tentato due volte il suicidio per poi risvegliarmi in un letto di ospedale. E poi i ricoveri in psichiatria, e poi il TSO e la Comunità. E poi le riprese. I tentativi di riscatto. I programmi e i sogni. E poi di nuovo l’inferno. Continuamente mi perdevo e continuamente ritornavo.
Non ho fatto altro che ritornare nella mia vita. [Leggi di più…]
Le Feste continuano nel 2024!
Passare di anno non è uno scherzo. Passare di umanità ancora di meno. Eppure, noi di Darsi Pace ci divertiamo un mondo, perché cambiare figura di noi stessi, lasciarci operare e trasformare da uno Spirito infinitamente più sapiente di noi, ci arricchisce ed esalta come non avremmo mai immaginato. Essere come Maria, pieni di Grazia in quanto completamente liberi da tutti i pesi di questo mondo (sempre più infarcito di menzogne e vanità insopportabili).
Sì, c’è un mistero di notte che avanza su questa terra. [Leggi di più…]
Di nuovo un Anno dell’Anima nostra Inizierà!
Wo die Ge-sànge wahr, und lànger die Frùhiinge schón sind, /
Und von neuem ein Jahr unserer Seele beginnt!
Dove i canti son veri e più a lungo belle le primavere
E di nuovo un anno dell’anima nostra comincerà!
Amo molto questi versi di Hölderlin. Come spesso avviene, la parola poetica autentica è capace di condensare, in poche righe, un universo.
“Dove i canti sono veri”, dove cioè la nostra coscienza si apre ad un’esperienza sinfonica e in accordo con la verità del nostro cuore, e più a lungo le primavere, e cioè le esplosioni di luce e di fioritura si dilatano, di nuovo un anno della nostra anima avrà inizio.
Già…tutto molto bello, ma, se siamo onesti con noi stessi, la percezione reale del nostro essere è, almeno in parte, quella di partire, sempre di nuovo, da uno stato di non-accordatura, e cioè di stonatura, dalla nostra sfasatura, dal nostro non-canto, dalla nostra non-verità, e dal nostro non-fiorire e quindi non-iniziare.
Per coincidenza in questi giorni mi sono imbattuto in queste righe di Ennio Flaiano: [Leggi di più…]
Dove la sensibilità comune rimane virtù
Quando lo sentii per la prima volta sulla BBC, ne fui piacevolmente colpita, direi ammirata. L’avevo considerato un passo in avanti, come del resto era stata presentata la notizia.
I medici di medicina generale inglesi hanno la possibilità di prescrivere non soltanto farmaci, ma anche prestazioni sociali.
Se una persona mostra segni di depressione in un ambiente di vita piuttosto isolato, il medico ha la possibilità di inviarla, tramite regolare impegnativa, ad un centro che in modo specifico si fa da tramite verso le realtà associative della zona.
La persona così potrà trovare occasioni di incontro con altri svolgendo attività che possano attirare il suo interesse e attivare le sue risorse di coping. [Leggi di più…]
Tensione evolutiva: la vita interiore per una nuova umanità
Pubblichiamo il bel dialogo che si è svolto il 26 novembre scorso tra Marco e don Francesco Fiorillo, custode e responsabile della Fraternità Monastero San Magno di Fondi.
In questi giorni di svolta dell’anno, durante i quali la nostra civiltà festeggia da due millenni la nascita di una nuova umanità, possiamo tornare a ricordare a noi stessi qual è il senso della vita e della storia del mondo.
Il bivio tra due traiettorie distinte è sempre più chiaro e ineluttabile e la consapevolezza della radicalità delle opzioni diventa un fenomeno di massa, non più riservato ai soli sapienti e illuminati delle grandi tradizioni spirituali. [Leggi di più…]
Dal pensiero filosofico alla pratica spirituale
Dal pensiero filosofico alla pratica spirituale Il pensiero occidentale inizia con lo spostamento da CIO’ che è a ciò che E’. Questo spostamento accade nella poetica sostantivazione del participio e dell’infinito di un verbo: il verbo “essere”. La formula che ne deriva compare per la prima volta nel poema di Parmenide di Elea: essa suona: to eòn. Qui, per la prima volta, to eòn smette di significare semplicemente “ciò che è”, come probabilmente accadeva nel linguaggio parlato del tempo, per acquistare un altro significato – quello verbale, non più nominale, del participio stesso: non più (soltanto) ciò che è ma l’è di ciò che è. Tutto l’enigma del pensiero è contenuto nella doppiezza del participio sostantivato di eimì, cioè nel fatto che esso indichi contemporaneamente CIO’ che è e ciò che E’. E’ perciò essenziale al participio tanto la sua forma nominale (l’ente) tanto quella verbale (l’essere), cioè esso – to eòn – è entrambi. [Leggi di più…]
La Politica di una Nuova Umanità Oltre il sistema della guerra
Pubblichiamo il video di presentazione del libro “La Politica di una Nuova Umanità”, tenutasi presso l’Associazione Sinergie Culturali ASD-APS”, che ringraziamo nuovamente per l’ospitalità, a San Donato Milanese. Il dialogo fra due degli autori del libro, Luca Cimichella e Francesco Marabotti, è stato condotto da Pietro Lio, praticante dei gruppi Darsi pace e insegnante.
È stata una serata preziosa, nella quale sono emerse tematiche molto importanti per ciascuno di noi, come il diffuso senso di disaffezione verso la politica e il desiderio di nuove forme partecipative; il ruolo dell’Europa nell’attuale situazione geopolitica e l’urgenza di concepire una nuova cultura della pace. [Leggi di più…]
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