Al cospetto di persone che, confidandosi con me, dicono di sentirsi giù di corda, tristi, depresse, rivolgo spesso questo pensiero: “Noi siamo come le maree. Alta e bassa marea si alternano. Il mare non muta. Si placa o si agita ma resta sé stesso. Le correnti che agitano le acque ossigenano i fondali. Il movimento che placa, invece, agevola l’immersione. Sul mare calmo si può galleggiare col volto rivolto verso l’alto”.
La politica? “Eppur si muove”
Volendo parlare dell’Italia non posso non parlare prima di Piazza Maidan a Kiev.
I media italiani offrono scarse analisi politiche sull’estero, tanto che, anche quando i nostri Presidenti vanno a Buenos Aires, ad Alma Ata o ad Addis Abeba, trovano imlplacabilmente i nostri giornalisti che fanno domande sul solito teatrino italiano.
Per questo della riforma elettorale parlerò dopo.
LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE – Prima lezione
Da oggi vi offriamo il Corso che Marco Guzzi ha tenuto al “Claretianum” – Istituto di teologia della vita consacrata dell’Università Lateranense a febbraio/marzo di questo anno.
Lo pubblicheremo in quattro post, uno ogni quindici giorni.
Leggerezza
Quando parliamo di leggerezza, in senso figurato, possiamo riferirci all’idea di superficialità e frivolezza oppure ad una qualità positiva che tende a non farci appesantire dalle cose del mondo.
Partendo da questo secondo significato, mi piace associare la parola leggerezza ad un libro e ad uno scrittore: “Lezioni americane” di Italo Calvino (Mondadori, 1993). In questo testo Calvino parla di scrittura e letteratura, individuando i caratteri che queste dovrebbero tenere a mente per il nuovo millennio, che allora – era il 1985 – si stava avvicinando. In cima alla sua lista ideale troviamo proprio la leggerezza.
Abbandono
“ Nell’ Amore non vi è timore” (1’ Gv 4, 17)
Oggi inizia così il mio viaggio fiducioso dentro la pratica meditativa. Un giorno, come tanti, denso di paura, di disperazione perché scopro un sentimento che non avevo ancora voluto vedere in me.
Penso che questa emozione abbia un nome preciso ma ho il terrore di pronunciarla e di riconoscerla in me: l’ invidia. No, non è possibile, proprio io? Forse non è vero.. Mi sbaglio, sarà un complesso di inferiorità?
Liberazione interiore—Trasformazione del Mondo
Il tempo forte, quaresimale, che stiamo vivendo stimola decisamente riflessioni e analisi sul proprio cammino di crescita spirituale ed allora eccomi a condividere con voi alcune riflessioni che partono dal motto dP.
Tra i tanti pensieri che si affacciano allo scenario meditativo credo sia spesso presente (almeno per me è così) quello che ci mette di fronte ad una richiesta di maggior chiarezza riguardo l’azione concreta che scaturisce dai nostri laboratori.
[Leggi di più…]
Contro il Dio Denaro: dalla rapina al dono
Pubblichiamo il video della conferenza tenuta da Marco Guzzi a Misano Adriatico il 25 ottobre 2013, nell’ambito della rassegna “Lo sterco del diavolo. Il denaro che fa girare il mondo”, organizzata da Gustavo Cecchini per la Biblioteca comunale di Misano. Buona visione!
Umiltà
Tra le qualità che richiede il cammino di trasformazione, è l’umiltà a mettermi a dura prova e a permettermi di avanzare.
L’umiltà che mia madre mi trasmetteva con il suo modo di essere donna cattolico- cristiana era per me inaccettabile.
Si traduceva sostanzialmente nella sottomissione al marito, al nonno, al parroco, a tutti: era abnegazione, annientamento.
Corrispondere al suo modello mi richiedeva uno sforzo immane.
Per paura accondiscendevo alle sue richieste, mi sottomettevo, ma dentro la rabbia montava.
Desidero ergo sum
Purificami, o Signore,
sarò più bianca delle neve.
(Salmo 50)
Per vivere una vita più serena e più piena, è inevitabile fare i conti con i nostri desideri, imparando ad accoglierli e a conoscerli, per collaborare alla loro trasformazione.
Le tre morti
L’anima può ammalarsi. Lo spirito può ammalarsi. Le “cose invisibili” possono infettarsi, contrarre un morbo. Non soltanto il nostro corpo può contrarre malattie più o meno gravi ed invalidanti. La mente può imboccare il tunnel della depressione, dell’accidia, quell’atonia dell’anima ed indebolimento dello spirito che ingrigisce ed ottenebra le facoltà intellettive e volitive.
Siamo anche su