Dopo il seminario intensivo tenutosi ad Eupilio nel dicembre 2007, il gruppo bergamasco che vi aveva partecipato decise di dare continuità alla proposta di Marco Guzzi incontrandosi regolarmente (ogni 30-40 giorni) per condividere la lettura del manuale “Darsi pace”, il lavoro autoconoscitivo e la meditazione.
Un’esperienza pilota Il Gruppo Darsi Pace di Mozzo Dorotina
Meglio su internet o davanti a un bicchiere di vino? Così l’uomo spirituale affronta i conflitti col mondo.
In che modo l’uomo spirituale affronta gli inevitabili conflitti della vita?
Quali modalità di comunicazione sceglie per comunicare la sua visione nel mondo senza scivolare nell’io bellico che ignora le ragioni altrui e si impunta stizzito sulle proprie?
Quali le forme più opportune?
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Un prete nei gruppi Darsi Pace
Il mandato che Gesù dà a Pietro, e a tutti coloro che si pongano alla sua sequela, risuona nelle parole del Vangelo di Giovanni che la Chiesa ci ha proposto di recente come lettura del giorno (Gv. 21, 15-19).
“Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle”: abbi cura dell’uomo, dell’umanità in travaglio, di questa abbondante messe che pochi operai si preoccupano di coltivare.
Cristo scomparso ?
Nei giorni scorsi il Vicariato di Roma ha diffuso due dati che, mi sembra, siano passati un po’ sotto silenzio e che invece forse vale la pena di meditare. Sono due dati piuttosto eloquenti che riguardano la città simbolo del cattolicesimo:
1. i matrimoni celebrati con rito religioso a Roma si sono, nel giro del ventennio 1990-2010 quasi dimezzati (da circa 8,500 a 5000), mentre quelli civili sono rimasti invariati.
2. 1 bambino su 2 che nasce oggi a Roma, non viene battezzato (14.000 battezzati su 25.200 nel 2010). Questi dati vanno ad aggiungersi ad un terzo, secondo il quale poco meno del 10% della popolazione partecipa più o meno saltuariamente alla messa domenicale.
Da Babele a Pentecoste
Dall’io smarrito all’io ritrovato!
Dalla separazione alla unificazione!
Un tale percorso è divenuto un po’ più familiare per i partecipanti al corso intensivo di Santa Marinella, dal 27 al 29 maggio scorso, conclusivo dell’itinerario annuale dei Gruppi Darsi Pace. La domanda “non retorica” sul rapporto tra l’Io e il Tutto, lanciata e dipanata da Marco Guzzi secondo molteplici incarnate prospettive, ci ha permesso di prendere un po’ più coscienza delle risposte non retoriche ma “trasformative” che essa merita. [Leggi di più…]
Con passione
Alla fine del triennio di base dei corsi Darsi Pace, dopo un itinerario spirituale-psicologico-culturale che si snoda per tre anni, si affronta un illuminante esercizio di autoconoscimento, riportato alle pagine 183-186 del manuale Darsi Pace, di Marco Guzzi, ed.Paoline, collana Crocevia:
” L’amore che ancora non ho espresso “.
Tim Parks – Insegnaci la quiete – … per meditare.
Sarà forse perché non riesco ad ottenere nemmeno lontanamente i risultati sperati pur comprendendone la cruciale importanza, in particolare, ma non solo, come strumento nei Gruppi di Darsi Pace, che mi ritrovo di nuovo a parlare di meditazione.
Come la si fa? Qual è il suo senso? …. erano domande che continuavano a frustrarmi…. ma ora è davvero un piacere poter proporre l’esperienza che mi è capitata perché sento di essere giunto ad un punto di svolta.
Grazie ad un breve trafiletto su uno dei miei settimanali preferiti, sono venuto per caso (?) a conoscenza di un libro dal titolo invitante, Insegnaci La Quiete, sottotitolo : Uno scettico sperimenta le vie della guarigione, di Tim Parks (A. Mondadori editore – pagine 345); sono corso alla mia Feltrinelli preferita, ho dato un’occhiata alle prime pagine e ai risvolti di copertina, l’ho acquistato al volo e letto in meno di una settimana!
Mi sono sempre illuso, dati i personali modesti progressi nella pratica della meditazione, che si trattasse di svelarne il segreto, ebbene grazie a Tim Parks, ho scoperto che non si tratta di alcun segreto, ma semplicemente di … imparare la (nostra) quiete.
Dunque eccomi a voi.
SEGNI DEL NOSTRO TEMPO
Secondo gli ultimi dati statistici il 50% della popolazione mondiale dichiara di aver avuto, nell’ultimo anno, almeno un’esperienza di insonnia; nel nostro Paese la percentuale sale al 64%.
Alla scuola dei leprotti
La meditazione con i bambini
La meditazione praticata regolarmente mi induce a pensare nuova-mente alcune attività scolastiche per riproporle come semplici azioni meditative sulle quali sostare ed osservare: la postura nel banco, l’ordine nell’esecuzione del lavoro, la cura del materiale, il tono della voce, la velocità con cui parliamo, le parole da dire al momento e in modo opportuno, come il saluto e il grazie.
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