“Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dei di fronte a me (…) Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricordati del giorno di sabato per santificarlo (…) Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio. Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”. Es 20
Il peccato? Solo un bersaglio fallito. La vera libertà dei dieci comandamenti
Il bello della corsa
«La corsa è la cosa più vicina alla libertà».
Così sentenzia l’ex campione olimpico Niyongabo in un simpatico articolo dedicato ai Runners di Roberto Duiz sul Domenicale del Sole 24 Ore del 27 marzo scorso. E, nel mio piccolo, molto indegnamente, lo sento davvero. E che mio figlio lo abbia condiviso con me correndo la Corsa di Miguel (evento da poco istituito a Roma in memoria di Miguel Sanchez, atleta e poeta argentino che a soli 25 anni divenne uno dei 30 mila desaparecidos dell’Argentina degli anni ‘70) , edizione 2011, (la foto è di noi due all’arrivo allo Stadio P. Rosi, dopo i 10 km di percorso cittadino, stanchi, ma felici) è la gioia più grande che ne potevo trarre.
Umanità in coma? Le cifre del risveglio
L’umanità sembra immersa in uno stato di coma profondo, affetta da gravissima miopia, nei suoi maldestri tentativi di frenare l’onda anomala dello tsunami umano senza interrogarsi sul senso.
Eppure basterebbe un’attenta lettura dei dati statistici per svegliarsi dal sonno, uscire da una visione miope legata alla cronaca ed acquisire la visione ampia della storia.
I dati statistici sulla situazione della popolazione mondiale oggi e le proiezioni per i prossimi decenni sono rivelativi: è possibile leggervi i segni dei tempi e il compito evolutivo chiesto all’umanità.
Il supereroe e la superpippa
Mi ricordo che sin da bambino mi interrogavo e cercavo di spiegarmi questa cosa: non riuscivo a capire come mai le mie “prestazioni”, in qualsiasi campo, oscillassero sempre tra il supereroe e la superpippa. [Leggi di più…]
La lezione di silenzio del Maestro Sawaki
Radioscena di Marco Guzzi
Un immaginario maestro Sawaki dà una lezione di silenzio ad un’altrettanto immaginaria, ma molto realistica, professoressa e ad un pubblico di occidentali.
[Leggi di più…]
Come darsi pace, se intorno a noi c’è guerra?
“Per costruire la pace bisogna cambiare cultura; e tutti sappiamo che i
cambi di cultura sono lenti e difficili. Perché cambiare cultura significa
cambiare mentalità.
Nella Bibbia questo cambiamento si chiama: conversione. E convertirsi e’
l’atto supremo dell’uomo.
Non e’ per questa cultura di pace che tu perdi la faccia. Tu perdi la
faccia, facendo la guerra. Se in questo momento di guerra (del Golfo
Persico, gennaio 1991) un uomo, di qualsiasi cultura o paese, dicesse:
Abbiamo sbagliato, torniamo indietro, questi sarebbe il piu’ grande di
tutti, chiunque egli sia. Ma per fare questo ci vuole il miracolo. Comunque
noi crediamo anche nei miracoli”.
David Maria Turoldo, “La guerra, sconfitta di Dio”, [Leggi di più…]
Tempo di Quaresima: distacco e unione, Jean Guitton.
C’è nel Vangelo una parola molto profonda, quando Gesù dice: “Cercate anzitutto il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà donato in sovrappiù.”
E’ quel che realizzano migliaia di religiosi e religiose in giro per il mondo appresso agli umili, agli ultimi, dei quali mai nessuno parla.
Ma è una cosa che riguarda anche noi, specie in questo tempo propizio di Quaresima. Un distacco dai bisogni e dall’egocentrismo, dalla pervicace, maniacale ossessione che rivolgiamo a noi stessi, che difficilmente può portarci lontano, difficilmente può portarci a percepire un Senso dentro il mistero nel quale siamo calati.
Ma come realizzare questo distacco, come arrivarci concretamente ?
Questa era la formula – ammesso che ne esista una, perché si tratta di un lavoro iniziatico, continuo, che dura tutta la vita – suggerita da Jean Guitton, il grande filosofo e scrittore francese, morto nel 1999 a quasi cento anni d’età:
Essere ricordati per…………
Il Ministro per le Minoranze Religiose del Pakistan Shahbaz Bhatti è stato ucciso il 2 marzo 2011 a Islamabad con 35 colpi di arma da fuoco.
La causa dell’agguato che gli è costato la vita riguarda il suo impegno a tutela delle minoranze religiose e che, da ultimo, l’aveva visto in prima fila per la liberazione di Asia Bibi, la donna condannata a morte per blasfemia.
Camminando verso Pasqua
Ci vuole una buona ragione per mettersi in viaggio. Senza meta non si va da nessuna parte. E’ il traguardo infatti a motivare il primo passo. E il desiderio di giungervi spinge lungo il percorso, permettendoci di affrontare fatiche e rischi. Ciò vale per ogni cammino, anche per quello “spirituale”, dove il nostro spirito è chiamato a scuotersi dalla paralisi. Cioè, ad uscire fuori dall’egoismo che ci seppellisce vivi.
Siamo cristianamente “viventi” in misura della partecipazione alla Croce di Cristo, sempre da aggiornare se non vogliamo finire in vicoli ciechi. A raddrizzare il passo, ogni anno, provvede la Quaresima esortando ad abbandonare i soliti giri dell’oca, non evangelici, che ci impediscono di imboccare la direzione giusta per far pasqua con Gesù. [Leggi di più…]
Siamo anche su