Una magnifica semplicità pervade la raccolta di poesie intitolata La pioggia d’estate, di Yves Bonnefoy (1923). Gli elementi chiave di questa silloge sono l’acqua (di fonte oppure di pioggia), l’erba, il vento, i sentieri, le piante, l’oro; e poi, mescolati alle sostanze naturali, la fame e sete di vita, il turbamento, la speranza, la gioia e un eros umilmente cosmico.
Sorelle parole
Vorrei dedicare questo testo alle numerose suore, ai sacerdoti e ai religiosi che partecipano ai nostri gruppi o che, comunque, sono vicini al lavoro di “Darsi Pace”.
La poesia è brevissima e parla di parole ruotanti, come sufi dervishi, come suore danzanti, fresche e ridenti.
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Chiara: una ricerca di integrità
Lavorare alla propria integrità, per diventare TUTT’UNA, senza falsità, senza sbafature, vuol dire per Chiara, come per tutti noi, imparare a osservare sempre meglio le ferite interiori, le divaricazioni, le parti scisse della propria personalità.
E decidere da quale parte stare, con quale stato dell’io identificarsi.
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Epifania – Cosa è il Dono.
L’Epifania è la festa del Dono. Udito il re essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. (Mt.2,10)
Ma cosa è il dono ? Cosa significa donare ?
Né moralismo né vittimismo Ecco il decalogo del vero perdono
Come può un sopravvissuto dell’Olocausto perdonare il suo aguzzino nazista? Cosa può perdonare un contadino indù che ha visto la sua famiglia sterminata dalla furia dei musulmani pachistani negli anni Cinquanta? O un monaco buddista tibetano torturato per anni dalla repressione cinese? Sono storie estreme, raccolte con un accurato lavoro sul campo, da cui parte la riflessione di Perdonare, il bel libro di Eileen Borris- Dunchunstang che mi ha regalato il mio amico Fabrizio. Storie al limite, dove il male si presenta nella sua forma assoluta, inconcepibile per noi rintanati dentro discreti recinti di civiltà. Storie, però, che permettono a questa acuta psicologa americana di tracciare una mappa universale dell’anima umana di fronte all’ingiustizia. Anche quando il torto assume aspetti molto meno distruttivi di quelli spalancati dalla grande Storia: il tradimento del coniuge, il voltafaccia di un amico, il dispetto di un collega, la persecuzione del burocrate, il ritardo della giustizia. O, forse il caso più difficile da superare, il nostro errore del passato, la colpa che prende dimora dentro di noi, senza mai darci tregua.
La felicità. Sempre
Monaco buddista dal singolare percorso, autore di libri di successo, di diversi saggi e portavoce del Dalai Lama, Matthieu Ricard sintetizza in poche limpide risposte l’essenza della felicità.
Secondo l’Università del Wisconsin, che monitora con appositi sensori la sua mente attraverso il controllo delle reazioni del suo cervello a stati di stress, rabbia, depressione ma anche di gioia, stabilità interiore e soddisfazione, è l’uomo più felice del pianeta.
Alla intervistatrice di turno, G. Calligaro (Io Donna – 11 settembre 2010), prima dà la buona notizia: “La felicità è un’arte per tutti.”; e poi alla domanda diretta cos’è la felicità? risponde : “La felicità non è una successione ininterrotta di piaceri. Non si può far dipendere la felicità da fattori esterni che si consumano e la rendono vulnerabile. La felicità autentica è uno stato mentale che rende capaci di gestire gli stati emozionali di gioia e di dolore allo stesso modo. Come il fondo del mare che resta uguale anche se la superficie si increspa”.
Il sacro del profano
Il 13 Novembre 2010 durante un normalissimo pranzo consumato in una caffetteria di un centro commerciale in Ontario accade che…….(prima di continuare vedi il video)
Presa di posizione o compromesso
Amos Oz
In ogni situazione della mia vita, in cui sono stata invitata (o costretta) a “prendere una posizione” riguardo una questione o idea che sia, ho provato sempre un certo disagio.
Caratterialmente sono portata all’astensione, mi rendo conto, però, che vi sono dei contesti in cui si deve decidere comunque da che parte stare (penso al voto politico ad esempio); non la considero tanto “indecisione” la mia, quanto una tendenza inevitabile a pormi sempre nei panni dell’altro o degli altri, a cercare le valide motivazioni in ogni parte della barricata.
Una specie di empatia che blocca, in ogni caso, una definita “presa di posizione”! [Leggi di più…]
LAMPI – L’ora tremenda del natale
Carissime amiche e carissimi amici,
in questo clima un po’ melenso, frenetico, falso, angosciante, e rumoroso che avvolge come sempre i giorni prima del Natale, dimentichiamo che questo evento accade nel momento più buio dell’anno e della notte, quando la natura sembra morta, le foglie marciscono per terra, i rami si anneriscono ghiacciati, e una coltre di gelo paralizza le radici e spesso stritola i cuori.
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