Come diversi di noi, credo, in questo periodo particolare mi sento sotto assedio. Aprire un sito on line di un quotidiano, leggere un giornale, guardare la tv, mette ogni giorno a confronto con quadri umani del tutto depressivi. Mi sembra che il mondo sia attratto unicamente dal bizzarro, dall’eccessivo e dallo spaventoso.
Mentre io sono mortalmente annoiato da questo panorama, e mi sento di contrario, attratto – come un invertebrato notturno – soltanto da qualcosa o da qualcuno che balugina luce.
Ma la luce appare sempre più rada, sempre più difficile da scovare. E ho come l’impressione che la luce non possa e non potrà mai arrivare – finalmente e del tutto – se questo scenario vecchio che ci paralizza, consunto e cascante, non verrà del tutto eliminato. Se con esso non si riuscirà prima o poi, definitivamente, a fare i conti.
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