«Nel mondo moderno – scrive Raimon Panikkar – solo i mistici sopravviveranno. Gli altri saranno soffocati dal sistema, se vi si ribellano; o affogheranno nel sistema, se vi si rifugiano» (Vita e parola. La mia Opera, Jaca Book, 2010, p. 38). Una affermazione molto forte e paradossale, che mi ha spinto a riflettere… Che significa che solo il mistico sopravviverà? Chi è il mistico e cosa è la mistica? [Leggi di più…]
Le due facce del proprio sé
Mi sta capitando, in questo periodo (ma è già successo in passato), di dover far fronte ad una vera e propria battaglia con le due parti del mio “essere”: quella paurosa di tutto anzi terrorizzata, pessimista, piena di ansie e di sensi di colpa, piena di rabbia, che vede ogni cosa come una grande fatica ricca di ostacoli da superare… ed in antitesi quella equilibrata, gioiosa, ottimista, piena di amore e di serena fiducia nella vita.
E ogni mattina svegliandomi mi chiedo: quale Gabriella sarò oggi?
Spesso anche i fumetti, i film di fantascienza o la letteratura ci hanno mostrato personaggi che rivelano quanto sia labile il confine tra bene e male e come sia semplice lasciarsi sopraffare dalla parte della nostra personalità che vorremmo tenere sempre sotto controllo (pensiamo a Batman, Superman, il dott. Jekill, Dorian Gray, in ultimo Avatar).
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Lampi – Crisi economica: crisi globale
Carissime amiche e carissimi amici,
in questi primi tre anni di crisi economica mondiale abbiamo potuto constatare con i nostri occhi e con le nostre orecchie l’assoluta carenza di visione globale che caratterizza le attuali classi dirigenti del pianeta.
Sarebbe divertente ed istruttivo mettere in fila le dichiarazioni fatte in questi mesi dalle maggiori autorità politiche, economiche, e finanziarie del mondo, dalla BCE al Fondo Monetario fino alla Commissione Europea e ai governi delle principali nazioni, per verificare l’incredibile oscurità in cui si muovono.
Per fare un solo esempio [Leggi di più…]
Cloro al clero?
L’anticlericalismo non è cosa di questi giorni. Ma bisogna capire di che si parla perché ne esiste uno dettato da amore per i preti e un altro mosso dall’odio per loro.
Si può dire che Gesù aprì la strada all’anticlericalismo? Certamente sì, se per clericalismo si intendono i mascheramenti del clero, messi in atto ieri come oggi, e cioè la sete di potere, il dominio sugli altri, i privilegi, la brama di denaro, la falsità, la lussuria ecc. Se possono mutare, nel corso dei secoli, i motivi per cui combattere i preti, denigrarli, sfiduciarli, si deve riconoscere che un po’ di “cloro al clero” può risultare benefico se sbianca da macchie che imbrattano il cuore e non tanto la veste talare. [Leggi di più…]
La capacità di amare
Colpito dal senso del frammento di un breve messaggio televisivo captato di sfuggita mentre stavo andando a cena, mi sono riproposto di acquistare il libro di Massimo Gramellini “L’ultima riga delle favole” (Ed. Longanesi), perché sentivo che c’era il seme di qualcosa di importante. Così ho fatto appena potuto. Ho preso il libro, l’ho letto in meno di una settimana e mi sono sentito profondamente grato all’autore perché attraverso un bel racconto suggestivo equilibrato e geniale, è riuscito a parlare così bene e semplicemente delle nostre capacità o incapacità di amare ed essere amati….
Nel leggi tutto che segue riporto alcuni specifici riferimenti alla trama del racconto, dunque per chi non vuole rovinarsi la sorpresa invito soltanto a questa stimolante ed intelligente lettura che in una ambientazione molto singolare … le Terme dell’Anima … , suggerisce preziose testimonianze del lavoro interiore che ostinatamente cerchiamo passo dopo passo di sviluppare nei gruppi Darsi Pace. [Leggi di più…]
La morte è un attraversamento. Lost.
Per sei anni la serie televisiva Lost ha accompagnato milioni di telespettatori nel mondo, anche in Italia, e numerosi lettori di questo blog. Ora che è andata in onda l’ultima puntata – in contemporanea in tutto il mondo – di questa monumentale opera, è possibile trarre sommessamente qualche considerazione.
Lost è un’opera importante perché è una profonda riflessione sulla morte.
Darsi Pace in parrocchia
Nella mia vita ad un certo punto ( 40 anni guardacaso ) mi sono ritrovato a riflettere seriamente sul senso di tutto ciò che stavo vivendo e sperando; questo pian pianino mi ha fatto approdare ad una esigenza primaria “dare sostanza al mio essere Cristiano”, cosa piovuta su di me ignaro ed a volte persino disturbato da ciò.
Impresa complessa da vivere in solitudine per me e quindi spontaneamente ecco fiorire un avvicinamento cauto al mistero, la santa messa, la Parola, la chiesa, il tutto a piccoli passi accompagnati da miniesperienze confermanti la utilità del percorso iniziato.
Si concretizza così un lento avvicinamento alla realtà parrocchiale che, guarda caso, ha tra i frequentatori anche Marco Guzzi. [Leggi di più…]
Lo Sapevi? – Did You Know?
Alcuni degli ultimi post hanno avuto come argomento la Rete. Se ne è parlato come luogo dove l’identità di ciascuno tende a trovare un nuovo equilibrio, quasi a conoscersi meglio oppure come luogo dove il dono sembra ritrovare una dimensione nuova. Tutto questo appartiene ad una dimensione “qualitativa” dell’esperienza.
Per capire meglio quello di cui abbiamo parlato è importante conoscere anche un’altra dimensione, quella “quantitativa“. Insomma parlarne con un pò di numeri alla mano.
Elena: una libera ricerca dentro la Chiesa
“Quello che dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli nemmeno con un dito” (Mt 23,1-5)
Nella testimonianza di Elena si avverte lo sforzo, molto comune in chi frequenta i Gruppi “Darsi Pace”, di coniugare la fede cristiana con la cultura moderna e di trovare una sintesi nuova tra la libertà di ricerca e l’adesione al messaggio evangelico. [Leggi di più…]
Dall’indistinto alla consapevolezza
Qualche anno fa, preda di una tristezza abissale, ho scritto una poesia che soltanto adesso mi ha rivelato il suo significato più profondo. Adesso che ho seguito il primo anno dei gruppi Darsi Pace e che ho partecipato all’intensivo guidato da Marco “La gioia di ricominciare”. Ora sono consapevole.
Ora mi appare chiaro che il titolo stesso della poesia, “Vita Nuova”, esprime ciò che tutti abbiamo dentro: il desiderio e la speranza di un ricominciamento, di una radicale liberazione dalle catene dell’ego ozioso ed abitudinario.
E l’antico dolore del primo verso è la ferita d’origine che sfigura l’anima rendendola rugosa, com-plicandola (come Marco ha spiegato: “sem-plice” vuol dire “senza pieghe”, “com-plicato” significa “pieno di pieghe”, distorto, non disteso), strappandola alla purezza che Dio ha pensato per lei. Maria, l’Immacolata’, la Tutta Bella, è la donna senza pieghe, la semplice, che si è svuotata di sé per riempirsi dell’Infinito, Vas Amoris, ora e sempre. [Leggi di più…]
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