C’è questa magnifica scena, del film ‘Nostalghia’ che Andrej Tarkovskij girò mentre era in esilio in Italia, vessato dal regime sovietico.
E’ la scena nella quale il ‘pazzo’ (Erland Josephson) arrampicatosi sulla statua del Marc’Aurelio, sul Campidoglio, proclama la sua verità al mondo.
Sono parole di fuoco. Che inducono a riflettere. Non è esattamente così? La rassegnazione non è forse una delle controfigurazioni (per usare il linguaggio di Marco Guzzi) più diffuse oggi ?
Nascondersi dietro la rassegnazione non vuol dire forse rinunciare a qualsiasi possibilità di cambiamento, dietro il rassicurante conforto che tanto “tutto è inutile” ?
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