Il gruppo di creatività culturale Darsi Scuola inizia la sua attività nell’ottobre del 2020 a partire da uno slancio di alcuni educatori e docenti che di fronte alle difficoltà emerse negli anni del Covid risposero creando un luogo fisico-virtuale di riparo, un “porto sicuro”, un “ospedale da campo” in cui ritrovarsi una volta al mese per praticare l’ascolto attivo, la meditazione e gli esercizi di auto conoscimento sperimentati in Darsi Pace allo scopo di lenire quelle profonde ferite emotive causate dalla pandemia e dalla sua gestione politica estremamente incurante del mondo dell’educazione e di chi vi lavorava. Col tempo quella struttura embrionale ha iniziato a mettere radici e a produrre qualche piccolo ma significativo germoglio, e ad oggi si configura così: [Leggi di più…]
Gruppi Darsi Pace in tutti i territori
“Ci sono gruppi Darsi Pace in Calabria? E in Trentino? E in Sicilia?” – questa è la domanda che più spesso ci viene fatta nei commenti sui nostri canali social.
La risposta breve è “sì”, la risposta un po’ più lunga è: “i gruppi Darsi Pace sono dappertutto, in tutta Italia e anche all’estero, perché gli incontri del percorso si svolgono localmente a Roma ma possono essere seguiti online da ovunque ci si trovi”.
Questo messaggio forse non è ancora passato a tutti i 120mila che ci seguono su Facebook, o forse è questa natura fisico-telematica dei Gruppi che è qualcosa di particolare: non è un percorso solo telematico (come tanti video-corsi che si possono trovare in giro) ma non è neanche solo fisico (cosa che escluderebbe dalla partecipazione i circa 8 miliardi di esseri umani che non vivono a Roma o nel Lazio). È una terza cosa: qualcosa di meno piatto, più tridimensionale, più multidimensionale: sia l’uno che l’altro. [Leggi di più…]
Il Giro D’Italia: 15 tappe per Darsi Pace
Siamo felici di annunciare il ciclo di dirette che ci vedrà attraversare l’Italia, incontrando ogni giovedì un responsabile regionale e un praticante di quel territorio. Andremo anche all’estero, perché Darsi pace ha molti praticanti in varie nazioni europee e anche in altri continenti.
A partire dal 12 settembre fino al 19 dicembre, ogni giovedì alle 18.30, avremo perciò una diretta facebook dove ascolteremo le loro esperienze, il loro lavoro interiore, e come questi gruppi territoriali li stiano aiutando a guarire esistenzialmente.
Ogni gruppo regionale sta cioè fiorendo nella sua unicità, e siamo felici di raccontare questi frutti.
Vi ricordiamo inoltre che dal primo settembre è possibile iscriversi alla prima annualità dei gruppi Darsi pace. Tutte le informazioni si trovano al seguente link: https://www.darsipace.it/iscriviti-ai-gruppi-darsi-pace/
Il 5 ottobre infine avremo il primo incontro della prima annualità, nel quale festeggeremo i 25 anni dei gruppi Dp e sarà possibile seguirlo da parte di chiunque su facebook in diretta.
Buona Visione!
La pace attraverso l’ascolto
Come ho menzionato in un altro breve testo, che scrissi qualche mese fa, uno psichiatra statunitense, James Gilligan, che ha lavorato nel sistema delle prigioni USA per decenni e che quindi si è interessato molto a capire da dove originino la violenza e il comportamento violento, spiega che la violenza sia consequenziale ad uno stato di dolore e di sofferenza interiore molto forte causato dall’essere considerati e dal sentirsi inferiori agli altri, meno umani degli altri e quindi meno degni, o anche non degni, di considerazione e di amore da parte degli altri (Gilligan, 2001). Quindi, la violenza, che come sappiamo ha varie forme (e.g., Galtung, 1969; Guzzi, 2011), sarebbe il mezzo attraverso cui l’uomo cerca di eliminare il proprio dolore ed anche l’entità che egli identifica come fonte del proprio dolore (Gilligan, 2001). Un aspetto interessante della lettura che Gilligan fa del comportamento umano violento è che lui la definisce come “the last resort” (Gilligan, 2001, p. 37), cioè l’ultima possibilità, suggerendo che prima di arrivare ad usare la violenza, l’essere umano provi altre strade. [Leggi di più…]
Perché comporre?
Introduzione
In un momento storico in cui nel panorama musicale si è visto e sentito di tutto e di più, caratterizzato inoltre da un forte interesse (e possibilità) di recuperare quanto fatto in passato, sorge con ancora più urgenza la domanda: “perché comporre”?
Se nel secolo passato a questa domanda si era cercato di rispondere da un punto di vista strettamente artistico – ricercando “novità” di natura estetica/fenomenica che rompessero con quanto percepito fino a quel momento – adesso diventa possibile intravedere anche un nuovo interesse con cui “interrogare la domanda”.
Rispettando sempre l’esigenza personale di chiunque se la ponga, si schiude ora una chiave di lettura più “sociale” che trasforma la domanda: non più solamente “perché comporre?”, ma “a cosa serve che io componga?”, che servizio sociale/umano svolgo componendo? Come posso servire l’umanità attraverso la musica che andrò a scrivere?
Questa domanda rilanciabile adesso con una sensibilità più contemporanea può sia essere utilizzata per interpretare retrospettivamente la musica già scritta, sia impiegata per guidare il compito di scriverne di nuova. [Leggi di più…]
Chi sono io? Re, Profeta, Sacerdote
Tuteliamo i nativi digitali dai rischi del digitale.
Una cosa buona l’hanno beccata! Mi riferisco alla circolare del ministro dell’Istruzione e del “Merito”, Giuseppe Valditara, che vieta l’uso di telefoni “intelligenti” (smartphone) agli studenti delle scuole fino alle medie ed il ritorno al diario cartaceo per segnare i compiti per casa. Questa scelta sembra in totale controtendenza rispetto alla digitalizzazione della vita, in particolare della scuola e delle nuove generazioni. La digitalizzazione della scuola è, infatti, posta tra le priorità dal famoso PNRR, ossia i “soldi europei gratis”, peccato che non siano gratis ma con interessi e condizioni capestro e che non siano nemmeno europei, ma italiani. Riguardo ai sistemi digitali utilizzati per l’apprendimento, la comunità scientifica non è per nulla concorde sulla loro reale efficacia, invece riguardo agli smartphone personali abbiamo l’assoluta certezza che degradino attenzione ed apprendimento a scuola come a casa. [Leggi di più…]
SEI RE O SCHIAVO ?
C’è qualcosa di più antitetico, di più impossibile, di più indigeribile agli occhi di questo mondo della vera regalità? Poche cose sono così smarrite e censurate oggi come il senso di una autentica, genuina sovranità dell’umano, la quale tuttavia sta inscritta nei codici spirituali più profondi della democrazia e di tutte le rivoluzioni moderne che abbiamo alle spalle.
Dire che l’Io umano sia in sé stesso sovrano, ossia divinamente incolume dal giogo della morte, è il cuore dell’annuncio rivoluzionario del XXI secolo. È il canto di una umanità che, come scriveva Marco Guzzi già in “La nuova umanità”, del 2006, insorge contro tutte quelle paure, quelle difese, quelle orribili forme distorte che (in noi e fuori di noi) sono figlie di un Io-Mondo originariamente schiavo della separazione e dell’illusione del nulla. [Leggi di più…]
Darsi Pace è far crescere la Vita
A PARTIRE DAL 1° SETTEMBRE, SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI AI GRUPPI DARSI PACE PER L’ANNO 2024-2025.
Il cammino dei Gruppi Darsi Pace offre una sperimentazione originale e inedita per orientare la propria ricerca di pacificazione che non sia né disimpegno né anestesia, attraverso tappe precise e organiche di trasformazione, nella consapevolezza che “Chi lotta senza metodo, lotta invano” (motto benedettino). [Leggi di più…]
Vi aspettiamo a Darsi Pace!
Quest’anno mi è stato chiesto di introdurre su questo sito l’invito a partecipare al primo incontro del percorso dei Gruppi Darsi Pace sabato 5 ottobre 2024 alle 17,30 all’Ateneo Salesiano di Roma e ad iscriversi al nuovo anno a partire dal 1° settembre.
Ricordo a chi non potrà partecipare fisicamente che i primi due incontri della prima annualità saranno trasmessi in diretta su fb di Darsi Pace e su YouTube e sono aperti a tutti.
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