Sono iscritta alla seconda annualità di Darsi Pace, ho 30 anni, lavoro e studio filosofia e custodisco molti pensieri e aspirazioni che sembrano non trovare un luogo ospitale nel mondo che mi circonda. Per questo desidero condividere con voi alcune riflessioni, sperando di fare cosa a voi gradita. Prima di dire alcunché, in generale, sento di dover fare i conti con il mistero che sono: innanzitutto sono un corpo e parlo. Inoltre sono inserita in una storia di pensiero, filosofico, religioso e politicoeconomico, che, volente o nolente, è il mio patrimonio. Fortunatamente sono nata in un periodo che può anche godere delle scoperte della fisica quantistica del secolo scorso, quindi cerco di non dimenticare che la scienza ha dimostrato la consistenza sostanzialmente vuota della materia. Posso godere anche delle scoperte nel campo della psicologia: da Freud in poi il sogno moderno dell’io come certezza adamantina, per dirla con Giordano Bruno, viene infranto, perché in realtà l’io che siamo si rivela abitato da potenze molto più grandi di lui. Tutto questo per dire che quando dico che sono un corpo e parlo, in realtà, meditandoci un po’ su, non so proprio di cosa sto parlando. Eppure nella maggior parte del tempo della mia giornata do tutto per scontato, perché l’immediatezza sensoriale e i pensieri, che vengono alla mia mente, costituiscono, come dice Kant, il mio senso di identità e addirittura il mondo stesso di cui faccio esperienza. Premessa breve, vertiginosa, ma doverosa, affinché queste righe possano essere arieggiate dalla brezza ignota che è la vita. [Leggi di più…]
VERSO IL FRONTE COMUNE DI UNA NUOVA UMANITÀ
Pubblichiamo l’intervento di Marco Guzzi al convegno LA RIVOLUZIONE COSTITUZIONALE, organizzato da Mauro Scardovelli e Unialeph a Sacrofano nel novembre 2021.
In questa occasione Marco ha ribadito la necessità e l’urgenza di creare un fronte comune, aggregando le forze che si oppongono ad un sistema politico ed economico ingiusto e antidemocratico, che sta portando il pianeta alla distruzione.
Il soggetto di questa azione rivoluzionaria del XXI secolo, pacifica e non violenta, non è la classe operaia, né un ceto sociale determinato, come è stato nei movimenti politici degli ultimi tre secoli, ma è una nuova comunità di persone unite da uno scopo comune: quello di non farsi disturggere e di continuare la storia umana sulla terra in senso evolutivo e umanizzante.
Il compito che attende questa Nuova Umanità è innanzitutto un lavoro sulla coscienza, per risvegliare negli uomini e nelle donne di buona volontà la consapevolezza della propria dignità regale e dello Spirito di libertà, indomito e incoercibile, che li attrae verso nuovi orizzonti dell’Essere.
Buona visione!
LIBRO DI POESIE “FORMATTAZIONE”: UNA PAROLA INIZIATICA
Circa un mese fa sono stato intervistato dalla redazione di The Freak, giovane casa editrice romana, sulla mia nuova raccolta poetica intitolata Formattazione. Fra le tante domande interessanti che mi sono state poste una in particolare vale la pena di riportare in questo spazio. Mi è stato infatti chiesto:
Il tuo libro si apre con una dedica all’incontro con Marco Guzzi. Puoi raccontarci meglio come avvenne? [Leggi di più…]
VERSO “BUROCRATURA” E “MINORATURA”?
La liberaldemocrazia non è né pessima né ottima, ma è soltanto il meglio esistente, e può morire come in Italia e in Germania nel Novecento.
Oggi è in pericolo di vita in tutto l’Occidente, mentre nel resto del mondo nemmeno esiste.
Aveva perso il suo vigore dopo la caduta del muro di Berlino e la conseguente scomparsa, benedetta, delle ideologie novecentesche.
L’operazione “Mani Pulite”, risultante di una collusione tra alcuni partiti, alcune istituzioni della magistratura e alcune grandi testate giornalistiche, ha distrutto interi partiti ma con essi anche la fiducia dei cittadini in tutti i partiti di centro, di destra e di sinistra.
Infatti sono scomparse migliaia di sezioni della Democrazia Cristiana e del Partito comunista capillarmente diffuse su tutto il territorio.
Luciano Violante ha denunciato che parte della magistratura si è fatta partito ed ha colpito il principio della separazione del potere giudiziario da quello legislativo.
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Dialoghi nel presente
Nel 2018, assieme all’amico e video-maker Alberto Danelli,
abbiamo vinto un bando artistico, chiamato “Metropoli senza periferie”.
La consegna del bando era quella di realizzare un’opera finale
che esprimesse le mutazioni profonde di un contesto urbano
non più definibile con le categorie invalse finora, come ad esempio
il nesso centro-periferie.
Agape nella grammatica dei corpi
Siamo partiti dall’incarnazione che, in una prospettiva cristologica, è la prossimità massima di Dio alle sue creature. Tanto prossimo da diventare Egli stesso creatura e così “comunicare all’uomo la sua identità e la sua intenzione coinvolgendo la grammatica delle esperienze comuni del vivere”, per dirla con le parole di Duilio Albarello*.
Infatti, il prof. è stato ancora ospite di DarsiSalute per la quinta conversazione della nostra serie dedicata alla corporeità. Le quattro interviste precedenti (due con Francesco Massobrio e due con Duilio Albarello) sono ascoltabili sul canale Youtube di Darsi Pace alla playlist DarsiSalute o attraverso la categoria DarsiSalute in questo blog. [Leggi di più…]
LA PRATICA DELLA RIVOLUZIONE
Pubblichiamo la conferenza tenuta da Marco Guzzi il 29 ottobre scorso a Misano Adriatico, nell’ambito del ciclo: “LA RESILIENZA – saper reggere, sapersi rimodellare”, organizzato da Gustavo Cecchini.
Il titolo originario dell’intervento di Marco era: “Pratiche interiori e prassi rivoluzionarie”, proprio per far comprendere il nesso profondo e imprescindibile tra l’impegno politico e il lavoro iniziatico cui oggi siamo tutti appellati, e cioè l’azione trasformatrice della nostra soggettività naturale ad opera dello Spirito.
Un io aperto e più integro, in grado di smascherare e contrastare l’azione di disumanizzazione che il sistema di questo mondo sta attuando, una donna e un uomo che siano capaci di autocritica radicale, e soprattutto di danzare in sintonia con le realtà profonde e abissali della sorgente dell’Essere, potranno realizzare forme sempre più libere, giuste e democratiche di vita comunitaria.
Buona visione!
Intervista a Fëdor Dostoevskij
(per i 200 anni dalla nascita)
Per i 200 anni dalla sua nascita, ho immaginato di fare un’intervista “impossibile” a Fëdor Dostoevskij.
Quello che segue è il testo originale dell’incontro.
Incontro Fëdor Dostoevskij nel suo studio di San Pietroburgo. Mi accoglie con semplicità e senza inutili cerimoniali, dandomi la sensazione di una grande presenza di spirito e calore umano. Mi fa sedere di fronte a lui, guardandomi con uno sguardo diretto e umile, ma allo stesso tempo imperscrutabile e profondo, come se fosse capace di leggermi dentro.
Nella stanza dove si svolge l’intervista noto un Vangelo sul suo scrittoio, e sparpagliati qua e là dei fogli scritti a mano, che lasciano indovinare un fermento creativo in atto.
Il tempo del Risveglio. Non vedi che già sorge il nuovo giorno?
Pubblichiamo la conferenza integrale tenuta da Marco Guzzi l’11 settembre scorso a Piacenza, nella bella basilica francescana di Santa Maria di Campagna.
Nel sonno di larga parte della cultura contemporanea, che continua irresponsabilmente a non prendersi cura della grave crisi di senso della nostra civiltà, possiamo iniziare a risvegliarci interiormente, perché solo così impareremo davvero a leggere i segni dei tempi e riusciremo a riattivarci anche a livello storico-collettivo: un grande movimento pacifico, allegro e non violento che saprà rovesciare l’abisso su cui pende questo mondo in un’alba d’avvenire!
Buona visione!
UN FARO NELLA NOTTE
“Ognuno di noi è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.” Albert Einstein.
Ho scelto questa meravigliosa frase introduttiva perché in un certo senso è quella che mi ha per prima dato la spinta nel credere di più in me stessa. Ho sempre avuto accanto persone che mi hanno sostenuto credendo nelle mie potenzialità, ma è diverso decidere di credere in se stessi.
Tutto questo per dirvi che mi chiamo Elena, ho 26 anni, sono dislessica, e faccio la maestra!
Potrei tranquillamente scrivere una saga autobiografica suddivisa in tre libri per parlare dell’argomento scuola e dislessia ma limiterò questo testo ad un breve sunto. [Leggi di più…]
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