Chi sono io? Re, Profeta, Sacerdote
Tuteliamo i nativi digitali dai rischi del digitale.
Una cosa buona l’hanno beccata! Mi riferisco alla circolare del ministro dell’Istruzione e del “Merito”, Giuseppe Valditara, che vieta l’uso di telefoni “intelligenti” (smartphone) agli studenti delle scuole fino alle medie ed il ritorno al diario cartaceo per segnare i compiti per casa. Questa scelta sembra in totale controtendenza rispetto alla digitalizzazione della vita, in particolare della scuola e delle nuove generazioni. La digitalizzazione della scuola è, infatti, posta tra le priorità dal famoso PNRR, ossia i “soldi europei gratis”, peccato che non siano gratis ma con interessi e condizioni capestro e che non siano nemmeno europei, ma italiani. Riguardo ai sistemi digitali utilizzati per l’apprendimento, la comunità scientifica non è per nulla concorde sulla loro reale efficacia, invece riguardo agli smartphone personali abbiamo l’assoluta certezza che degradino attenzione ed apprendimento a scuola come a casa. [Leggi di più…]
SEI RE O SCHIAVO ?
C’è qualcosa di più antitetico, di più impossibile, di più indigeribile agli occhi di questo mondo della vera regalità? Poche cose sono così smarrite e censurate oggi come il senso di una autentica, genuina sovranità dell’umano, la quale tuttavia sta inscritta nei codici spirituali più profondi della democrazia e di tutte le rivoluzioni moderne che abbiamo alle spalle.
Dire che l’Io umano sia in sé stesso sovrano, ossia divinamente incolume dal giogo della morte, è il cuore dell’annuncio rivoluzionario del XXI secolo. È il canto di una umanità che, come scriveva Marco Guzzi già in “La nuova umanità”, del 2006, insorge contro tutte quelle paure, quelle difese, quelle orribili forme distorte che (in noi e fuori di noi) sono figlie di un Io-Mondo originariamente schiavo della separazione e dell’illusione del nulla. [Leggi di più…]
Darsi Pace è far crescere la Vita
A PARTIRE DAL 1° SETTEMBRE, SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI AI GRUPPI DARSI PACE PER L’ANNO 2024-2025.
Il cammino dei Gruppi Darsi Pace offre una sperimentazione originale e inedita per orientare la propria ricerca di pacificazione che non sia né disimpegno né anestesia, attraverso tappe precise e organiche di trasformazione, nella consapevolezza che “Chi lotta senza metodo, lotta invano” (motto benedettino). [Leggi di più…]
Vi aspettiamo a Darsi Pace!
Quest’anno mi è stato chiesto di introdurre su questo sito l’invito a partecipare al primo incontro del percorso dei Gruppi Darsi Pace sabato 5 ottobre 2024 alle 17,30 all’Ateneo Salesiano di Roma e ad iscriversi al nuovo anno a partire dal 1° settembre.
Ricordo a chi non potrà partecipare fisicamente che i primi due incontri della prima annualità saranno trasmessi in diretta su fb di Darsi Pace e su YouTube e sono aperti a tutti.
Rinasci meditando! Come ridurre l’inquinamento della nostra anima
Pubblichiamo la bella intervista fatta da Domenico D’Amico a Marco Guzzi per RadioGamma5 il 2 luglio scorso.
Tanti i temi affrontati: la condizione di smarrimento che l’umanità sta vivendo in questi tempi, un rivolgimento antropologico subìto senza punti di riferimento né guide che possano orientare; il cammino dei Gruppi Darsi Pace come contributo al complesso lavoro necessario per fare fronte a questo doloroso travaglio, che è al contempo esistenziale e collettivo; il cambiamento interiore richiesto per contrastare il sistema dominante che sembra portare l’umanità all’autodistruzione; le pratiche indispensabili per crescere e trasformarsi in una figura nuova di umanità più consapevole e radicata nell’essenziale; il complesso rapporto tra modernità e religione, tra la concezione materialistica della realtà e la scienza del XX secolo, che ne ha decretato il superamento; la nuova visione della politica che potrà scaturire da queste acquisizioni; l’importanza di radicarsi in tradizioni millenarie e la gratuità di ogni vero insegnamento spirituale; il rapporto con la morte. [Leggi di più…]
Luci della ribalta: Arte, Bellezza e Rivoluzione Spirituale
“In questo mondo c’è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l’avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto.”
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Sacerdozio e ministero
Nello “Studio del mese” del numero 8 della rivista il Regno del 15 Aprile 2024 (pp. 258-269), viene riportato uno scritto di p. Francesco Rossi de Gasperis SJ (1926-2024). Con questo padre gesuita ho avuto la fortuna di condividere nel lontano 1997 un mese a Gerusalemme a studiare le radici ebraiche del cristianesimo, di cui p. de Gasperis era un profondo esperto e ricercatore.
In questo articolo, che cercherò di sintetizzare, parla del rapporto fra sacerdozio e ministero, a partire dai testi del Nuovo Testamento. Mi sono sembrate ottime riflessioni anche per noi che oggi parliamo di come “smaschilizzare la chiesa”, espressione infelice a mio parere ma comunque efficace. [Leggi di più…]
PASSIONE DI ISRAELE O PASSIONE DI CRISTO?
“Tutto ricomincia dal suo inizio ad ogni istante. Il passato non è che la prefigurazione del futuro e nessun avvenimento è irreversibile, nessuna trasformazione definitiva […] si può anche dire che non si produce nulla di nuovo nel mondo, perché tutto è solamente la ripetizione degli stessi archetipi primordiali”.
Questa frase di Mircea Eliade, grande storico delle religioni del ‘900, ci parla dell’esperienza della temporalità del mondo mitico, quella in cui nostri antenati, per millenni, sono stati immersi. A me sembra che tutto il senso di questo passo si addensi intorno alla parola “nuovo”. Cosa significa esperire il tempo in riferimento a un mistero di novità? Com’è che la rigenerazione cultuale del tempo – per esempio nella festa babilonese dell’Akitu – pur significando essa il suo rinnovamento, rimane estranea al nuovo? Cos’è, in definitiva, veramente “nuovo”? Come può tutto ciò che è nuovo mantenersi tale, in una perenne e inesauribile inizialità? [Leggi di più…]
Poeticamente abita l’uomo su questa terra
Pubblichiamo la conferenza tenuta da Francesco Marabotti il 2 giugno 2024, presso la sala Maddalena a Monza, all’interno del Festival “Desti-in-azione”, promosso e organizzato da Maria Grazia Biraghi, con l’associazione Spazi di Conoscenza.
Come vivere questa straordinaria energia poetica nel tempo storico attuale, segnato dal sonnambulismo diffuso e dalla rassegnazione depressiva, come dice il Censis?
Come vivere non rinunciando cioè al nostro anelito di felicità, di una vita in pienezza e di una nuova forma di aggregazione politica? Queste sono le domande che muovono questa conferenza e che speriamo possano offrire dei semi di riflessione preziosi in questo tempo estivo.
Buona Visione!
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