Per i 200 anni dalla sua nascita, ho immaginato di fare un’intervista “impossibile” a Fëdor Dostoevskij.
Quello che segue è il testo originale dell’incontro.
Incontro Fëdor Dostoevskij nel suo studio di San Pietroburgo. Mi accoglie con semplicità e senza inutili cerimoniali, dandomi la sensazione di una grande presenza di spirito e calore umano. Mi fa sedere di fronte a lui, guardandomi con uno sguardo diretto e umile, ma allo stesso tempo imperscrutabile e profondo, come se fosse capace di leggermi dentro.
Nella stanza dove si svolge l’intervista noto un Vangelo sul suo scrittoio, e sparpagliati qua e là dei fogli scritti a mano, che lasciano indovinare un fermento creativo in atto.
Siamo anche su