Caro Francesco, con queste parole vorrei esprimere la mia partecipazione e contentezza per la pubblicazione di questo tuo scritto, ringraziandoti anche per tutti gli anni di grande amicizia e lavoro creativo condivisi con te e con gli altri ragazzi. Lo sento davvero come un onore.
Ricordo molto bene quando, nel novembre del 2017, avemmo l’idea di iniziare un ciclo di dirette su Facebook per dar voce ad una profonda sete di annuncio, di dialogo sperimentale con un pubblico allora ancora modesto, in un periodo della nostra vita non facile, soprattutto per te, ma in genere per tutti noi del gruppo Humus, nato da poco e perlopiù ai primi passi. Ricordo che fu tua l’idea di ispirarci ai grandi anniversari rivoluzionari di quell’autunno, e tentammo perciò queste dieci dirette, ognuna di circa un’ora, pensate (con lo spunto di Lutero) come dieci tesi rivoluzionarie per una rinascita poetica della cultura contemporanea.
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