Siamo in un momento particolare della Settimana Santa, il giovedì che precede la domenica di Pasqua: giorno ultimo di Quaresima e al contempo primo giorno del Triduo Pasquale.
Giorno di sospensione e di passaggio, nel quale si sosta in silenziosa attesa di ciò che deve accadere.
E’ un tempo opportuno per concedersi l’ascolto guidato di un brano musicale scelto con cura speciale: 40 minuti da dedicare ad un’esperienza che dall’abisso e dalla sofferenza per la lontananza dalla fiamma viva d’amore conduce alla gioia dell’unione mistica e all’esultanza per la luce consolatrice che il Cristo Risorto porta nel cuore del mondo.
Autrice dell’articolata riflessione che ci invita a questo ascolto è Silvia Rambaldi, concertista, docente di clavicembalo in conservatorio, specializzata nella musica antica e nel canto gregoriano.
Oltre ad essere una formatrice dei Gruppi Darsi Pace.
Buona lettura e, a seguire, buon ascolto!
#IO RESTO A CASA CON BACH
Da auto-re ad esigente, andata e ritorno
Eccoci arrivati alla terza ed ultima puntata del nostro viaggio intorno al documento “Stati Generali della professione medica – 100 tesi per discutere il medico del futuro”, scritto dal sociologo Ivan Cavicchi su commissione della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) per avviare il confronto sulla cosiddetta “questione medica”.
Dopo un primo post di lettura complessiva del documento, abbiamo provato a scendere più nel dettaglio delle motivazioni della crisi della professione medica (secondo post).
Ora vorrei provare a focalizzarmi sulla pars construens del documento, lì dove Cavicchi mi ha maggiormente colpita nelle sue proposizioni. [Leggi di più…]
Ritorno in patria
- 1. Dare senso alla quarantena globale
Credo che in questa situazione davvero difficile e complessa sia importante ricordarci che siamo sempre noi a conferire un significato alle esperienze che viviamo. Scrive George Kelly a questo proposito:
«Una persona può essere testimone di una ampia sequenza di episodi e, tuttavia, se non riesce a dare loro senso o aspetta che si siano conclusi prima di provare a ricostruirli, ottiene poco dall’esperienza di essere stato in prossimità di questi eventi mentre accadevano».[1] [Leggi di più…]
Darsi Pace – Riscoperta del Tempio
Sono Gabriele Broglia, praticante dei gruppi Darsi Pace e da quest’anno responsabile dell’iniziativa: Darsi Pace – Riscoperta del Tempio
In questo momento così complesso abbiamo ritenuto giusto aprire questa iniziativa telematicamente affinché tutti coloro che hanno il desiderio di unirsi possono accedervi (anche gli esterni all’associazione Darsi Pace).
L’ora della ricreazione
La forza vitale della parola poetica mi fece approdare in Darsi pace dodici anni fa.
Due poesie di Marco Guzzi, ascoltate durante una trasmissione radiofonica, mi toccavano nell’intimo e mi mettevano in movimento.
Parole non mie che parlavano di me, parole che sentivo arrivare da luoghi abissali eppure piene di luce, di energia di pensiero e di emozioni.
Non definizioni né esibizione di sapere, parole vive che insaporivano l’esperienza aprendomi alla visione di un orizzonte più ampio del cuore e perfino del mondo, molto vicino a me se imparo a posarci l’occhio.
Da bambina mi piaceva fare la prosa delle poesie, ma la poesia che imparavo a scuola era un genere letterario. [Leggi di più…]
Apre la scuola di meditazione!
Abbiamo recentemente pubblicato sul canale Youtube Darsi Pace i primi due video di un nuovo progetto, la Scuola di Meditazione:
1) I CINQUE PASSI DEL RITORNO
2) CERCARE LA LIBERTÀ
È un progetto pensato principalmente per tutti coloro che non fanno parte del movimento Darsi Pace ma vogliono avere un assaggio del percorso, ma anche per tutti coloro che già ne fanno parte e desiderano avere più materiale per praticare la meditazione. [Leggi di più…]
Dal deserto globale. Uno sguardo.
In questo difficile tempo quaresimale, il mistero spirituale del deserto sembra essere divenuto improvvisamente la drammatica realtà quotidiana di gran parte del pianeta. Osservare le nostre città, le più grandi metropoli del mondo letteralmente svuotate da una settimana all’altra, sotto un sole insistente e già primaverile, risveglia in noi tutti un’inquietudine direi ancestrale, più profonda e più complessa della semplice paura del vuoto. Ci sentiamo in qualche modo in gabbia, in pericolo, ci sentiamo fondamentalmente impotenti di fronte ad una condizione incerta, che sembra prendere in poco tempo vie imprevedibili, tra una visione catastrofica e una troppo blanda o confusa che ci viene ininterrottamente trasmessa dai mezzi di informazione.
La paura c’è. O quantomeno il disagio, la preoccupazione, la forte ricaduta economico-sociale, e finché l’emergenza continuerà non possiamo fare altro che imparare a conviverci. [Leggi di più…]
PAROLE RIVOLUZIONARIE A MONTECITORIO
In questo tempo difficile, che richiede un nuovo slancio insurrezionale contro i poteri visibili e invisibili che opprimono gli uomini e le donne del pianeta, unificato più che mai nel contagio e anche nelle diseguaglianze che ne derivano, abbiamo pensato di avviare la pubblicazione degli interventi di Marco Guzzi ai 20 seminari filosofici rivoluzionari che si sono svolti a Montecitorio da luglio 2017 a maggio 2019, allorché il ciclo si è concluso.
Se il compito della politica è quello di riconquistare una visione alta che favorisca i processi di umanizzazione piuttosto che quelli dell’imbarbarimento, allora è urgente elaborare un pensiero in grado di rigenerare la cultura politica e di comunicarla con gioiosa energia.
Sono già usciti i seguenti video:
8°: Destra, Sinistra: Rivoluzione
11°: Per una cultura della Trasformazione (che proponiamo in questo post)
16°: Comunicare il Cambiamento: la RAI
Tutti i discorsi di Marco nell’ambito della medesima iniziativa, sia a Montecitorio che nelle regioni e nei Municipi, saranno pubblicati nelle prossime settimane. La pubblicazione non seguirà l’ordine cronologico in cui si sono svolti i seminari.
Buona visione, coltivando uno spirito sovversivo, a partire dallo Spirito!
Curve e antenne
La sensazione è quella di essere su un treno velocissimo
che sta per prendere una curva a gomito: il mezzo non rallenta e la curva è sempre più vicina. Trattengo il fiato, mentre il corpo s’irrigidisce dalla paura.
Però, dopo un attimo di spavento, c’è un’altra parte di me che si mobilita, osserva bene la situazione e si prepara all’impatto. Decido di diventare morbida e di assecondare la curva con precisione, in modo che la deviazione improvvisa sia più dolce. La curva spaventosa arriva, ma il treno rimane sui binari. L’evento porta a un lungo momento di capovolgimento, ma non è nulla di terribile, è piuttosto qualcosa di nuovo e un po’ strano. Il treno continua la sua corsa, io sono ancora viva, non so come, e mi accorgo che sto bene. [Leggi di più…]
La vita è l’opera: una biografia del nuovo millennio
Quando Marco mi propose di lavorare a un progetto riguardante la sua biografia, la mia reazione fu un misto di gioia e di incertezza.
“Perché proprio io?” -mi chiedevo- “E sarò poi in grado di raccontare la vita di un uomo che mi ha cambiato la vita e che considero un maestro?”
Ho conosciuto Marco in un momento particolarmente decisivo della mia vita. Avevo vent’anni, e mi sentivo letteralmente perso. Il mondo attorno mi appariva insignificante, e compensavo in vari modi questo grande vuoto.
Poi una sera guardai una conferenza di Marco su Rimbaud, tenutasi nella biblioteca del Senato della Repubblica, e venni come folgorato. Da quel momento in poi me le guardai tutte quelle su YouTube, manco fosse una modella svedese!
E iniziai a leggermi i suoi libri. Era come se Marco mi stesse aprendo un mondo che sentivo di avere dentro, ma che non immaginavo potesse esistere. [Leggi di più…]
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