Nonostante oggi si dicano tantissime parole, e le fonti di informazione di tutti i tipi lavorino a ritmi industriali, la nostra cultura vive un momento di forte crisi, direi una crisi di sonnambulismo, una sorta di attivismo alla cieca, che rischia in ogni istante di andarsi a sfracellare contro una parete. Dove sta oggi la cultura? Che significa, in un mondo come questo, fare cultura?
Una volta Marco ha detto che l’Occidente negli ultimi trent’anni è andato in pausa pranzo. Spesso però mi sembra che la nostra sia una pausa da indigestione, perché probabilmente abbiamo mangiato troppo e troppo rapidamente. Il corpo della coscienza collettiva infatti pare intasato, appesantito e dunque insonnolito dal XX secolo, non del tutto elaborato né metabolizzato a sufficienza. Troppi nodi millenari, troppi sconvolgimenti irreversibili sono affiorati tutti insieme, e questo fa sì che l’umanità sia entrata vacillando in questo secolo, quasi non fosse pronta per le sfide che abbiamo di fronte. [Leggi di più…]
L’ora del risveglio
Riconnettersi attraverso la sessualità
In questo articolo userò (umilmente) molta della terminologia di Marco Guzzi perché non riesco a trovare espressioni altrettanto efficaci.
Parto da questa domanda :
Quale può essere il ruolo della sessualità in questo tempo estremo, in questo inaudito passaggio d’epoca? Marco Guzzi si chiedeva : che cosa diventano la letteratura, la medicina, la biologia, che cosa diventano uno scrittore, un insegnante, un medico?
Io mi chiedo : che cosa diventa la sessualità, e come può aiutare la riconnessione e la sanità della nuova forma d’uomo che si sta preparando?
A mio avviso la sessualità non è un’espressione umana fra le tante in fase di mutazione, ma è una delle più cruciali per carburare la rivoluzione culturale in tutti gli altri settori della vita sulla terra.
Vediamo perché, partendo dalla situazione attuale. [Leggi di più…]
Meditazione cristiana: teoria e pratica
Pubblichiamo gli interventi di Marco Guzzi all’incontro “Sul silenzio” organizzato da Fabio Colagrande a Roma il 10 febbraio 2018.
Dopo una spiegazione teorica sul tema della meditazione e della contemplazione, Marco guida una breve pratica.
A seguire, alcune sue riflessioni nell’ambito del dibattito che ne è scaturito.
Buona visione e buona meditazione!
Darsi Pace a Forlì
Non era la prima volta che io e Silvia Rambaldi incontravamo persone che volevano sapere di più su Darsi Pace. Scrivono a lei, Responsabile Regionale dell’Emilia Romagna, e capita che, se sono di Forlì, ci troviamo insieme quando ci chiedono un incontro.
La scorsa estate, prima di lasciarci, Luciana, ora iscritta al primo anno, ci chiede: “Ma perché voi due non fate un incontro aperto a tutti per spiegare queste cose?”
La prima immagine di un buco nero.
Il fatto è questo, per dirla breve: è che noi non ci rendiamo conto. Tutto qui. Guardo dalla finestra, mi affaccio al balcone: sembra sempre tutto uguale. Le notti d’estate, spesso mi fermo indugiando fuori dalla casa in Abruzzo, nel cui cielo si scorgono miriadi e miriadi di stelle. Lo spettacolo è bellissimo, da mozzare il fiato. Ma, a dire il vero, sempre uguale: di anno in anno sono appena io che cambio, direi. Non la volta celeste.
Darsi Pace: a fine settennio
Oggi pubblichiamo lo scritto di una amica praticante che, giunta al termine del percorso Darsi Pace, ha deciso di rendere testimonianza all’azione dello Spirito nella sua vita facendocene un dono prezioso.
Ringraziamo Susanna. [Leggi di più…]
La metamorfosi: perché ci trasformiamo in scarafaggi (e come guarirne)
Vi è mai capitato di sentirvi rifiutati o addirittura disprezzati, magari proprio dalle persone da cui ricercate affetto e approvazione?
Vi siete mai sentiti umiliati per questo rifiuto? Avete fatto l’esperienza spiacevole dell’impotenza di fronte a uno schiacciante senso di inadeguatezza?
È esattamente ciò che accade a Gregor Samsa, il protagonista del più celebre (e geniale) romanzo di Kafka, La Metamorfosi (1912). Qui la sensazione di rifiuto e di umiliazione si fa concreta, reale: è il disgusto che il protagonista suscita da parte dei genitori e della sorellina essendosi trasformato, all’improvviso, in una specie di scarafaggio. [Leggi di più…]
La paralisi dell’Europa
La civiltà occidentale sta attraversando un vero e proprio terremoto politico negli ultimi anni: la vittoria di Trump in America, la Brexit, le rivendicazioni identitarie della Catalogna, il successo dei partiti anti-sistema. Dopo più di 60 anni di apparente integrazione globale, concetti come globalizzazione, integrazione europea, multiculturalità, pur nella loro evidente diversità, sembra abbiano perduto molto consenso tra i popoli occidentali. [Leggi di più…]
Passare dalla morte alla vita
In verità, in verità io vi dico:
chi ascolta la mia parola
e crede a colui che mi ha mandato,
è passato dalla morte alla vita.
(Gv 5, 24)
I.
Nei gruppi Darsi Pace proviamo a realizzare un’esperienza dei misteri che abbia a che fare con la nostra esistenza concreta.
Proviamo quindi a chiederci: quale potrebbe essere il significato della Pasqua rispetto alla mia vita?
Il lavoro interiore, illuminato dalla relazione con lo spirito, ci aiuta a comprendere come la parola del Vangelo vada sempre letta in rapporto con la mia esperienza di vita. Ancora più a fondo: nei gruppi Darsi Pace proviamo a intendere e a sperimentare il messaggio di Cristo come la rivelazione progressiva del mio essere umano.
Capire la Croce nel 2019
“Il Cristo di Cutro sorride, se lo guardi da sinistra, ti parla, se lo scruti dal centro,
e rassegna l’anima al padre, se ti metti a destra.
Il Crocifisso comunica il suo segreto in modi diversi a seconda di come lo guardiamo”
(guardando il crocifisso di Cutro)
Signore, mi metto dinanzi alla tua Croce, e ti guardo.
Che cosa vedo?
Vedo un uomo trafitto, disfatto, trucidato.
Una brutta cosa talmente ripetuta, vista e rivista,
da lasciarmi quasi indifferente.
Che cosa ha a che vedere con me
questo scempio? Perché
dovrebbe salvarmi
quest’uomo morto, questa Croce?
Dicono che hai tolto il mio peccato dal mondo.
Ma in che senso?
Avresti pagato per me il prezzo del sangue
accumulato a causa delle mie colpe?
Ma pagato a chi? A quale tiranno sanguinario?
E’ escluso che sia Dio. Su questo non ho dubbi:
il Dio che tu mi riveli non ha bisogno del sangue dei capri,
figuriamoci se pretenderebbe quello degli uomini
per perdonare: la sua misericordia
è gratis, è grazia, appunto.
E allora? [Leggi di più…]
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