Mai come in questo momento si è sentita la necessità di un ripensamento del pensiero. Mai come oggi forse si è percepito che le nostre stesse modalità di conoscenza così sofisticate sono inadeguate e insufficienti. L’uomo di oggi si trova in una condizione paradossale: da un lato infatti può dire di avere una conoscenza che rispetto ai secoli passati è infinitamente più ampia e dettagliata (e infinitamente più accessibile), ma dall’altra sembra che questa conoscenza a volte non accresca la nostra umanità e non sia in grado di risolvere i problemi fondamentali dell’attualità. È un punto paradossale della storia, e i punti paradossali sono solitamente punti di svolta, in cui all’uomo è richiesto un salto di coscienza. [Leggi di più…]
Ripensare la conoscenza: dalla cecità alla visione
Salute e società
Oggi parliamo spesso di salute, forse più spesso che in passato, e con grande insistenza lo fa anche la comunicazione di massa. Nella babele di paure e consigli che ci arrivano da ogni parte vorrei cercare di estrarre due fili, due chiavi di lettura per collocare l’idea di salute dentro il passaggio antropologico di fine millennio che stiamo vivendo.
Quella della salute è un’esperienza profondamente individuale, ma le sue radici affondano inevitabilmente nella dimensione interpersonale. E proprio da questa dimensione sociale vorrei partire con un primo filo di pensiero. [Leggi di più…]
Riconnettersi per organizzare la Rivoluzione (5)
Pubblichiamo l’intervento conclusivo di Marco Guzzi al seminario intensivo “La struttura che connette”, organizzato da Aleph Umanistica e da Mauro Scardovelli a Trevi nel luglio del 2018.
Dopo la conferenza di apertura “Riconnettersi all’unità”, una prima pratica di concentrazione e di riallineamento fisico e mentale “Riconnettersi ascoltando se stessi”, la riflessione “Riconnettersi a partire dal cuore”, e una seconda pratica meditativa “Riconnettersi per contribuire alla Rivoluzione”, in questo video Marco approfondisce gli aspetti pratici del processo rivoluzionario, tenendo conto che ogni reale mutamento degli assetti del mondo opera contemporaneamente su tre livelli: un livello iniziatico, un piano culturale, e una dimensione politica.
Buona visione!
L’universo delle Psicoterapie (2): la Terapia Cognitivo-Comportamentale contemporanea di Terza Generazione (ACT) e la Mindfulness.
“Se sei capace di regolarti e acquietarti
Allora puoi giungere a stabilità.
Con il cuore stabile al centro
L’orecchio acuto e l’occhio limpido
Le quattro membra salde e forti
puoi fare di te la dimora per la pura essenza vitale”.
(Neiye, IV sec. a.C.)
Nella prima parte della riflessione apparsa su questo blog qualche settimana fa, abbiamo discusso intorno al tema delle Paure, su
come aiutare l’uomo contemporaneo ad affrontare l’ importante momento di transizione epocale che con Guzzi (2005, pag. 5) definiamo “una vera e propria nuova era di evoluzione antropologica-esistenziale dell’uomo”,
paure che lo attanagliano quando è alle prese con le necessarie ri-modulazioni dello stato interiore e mentale, al cospetto di grandi domande di senso che è portato a porsi all’interno dello scenario attuale sempre più sgretolato e appiattito su brutali modi di occuparsi delle cose del mondo e dell’umanità. [Leggi di più…]
Confessioni di un giovane europeo
Qualche tempo fa mi è capitato di imbattermi in un video su Youtube che è riuscito a scatenare in me i peggiori sentimenti di rabbia e di rancore. Si trattava di un filmato che mostra, col solito invadente atteggiamento da spettacolo, una serie di reazioni emotive che negli Stati Uniti alcuni adolescenti criminali (dai 14 ai 20 anni circa) hanno manifestato in tribunale all’udire la propria sentenza di ergastolo o di morte. Alcuni reagivano disperandosi, altri ancora perseverando nello scherno e nel finto orgoglio personale. [Leggi di più…]
Riconnettersi per contribuire alla Rivoluzione (4)
Pubblichiamo il 4° intervento di Marco Guzzi al seminario intensivo “La struttura che connette”, organizzato da Aleph Umanistica e da Mauro Scardovelli a Trevi nel luglio del 2018. [Leggi di più…]
HUMUS – Fiorire dal niente
PSALM (Paul Celan)
Niemand knetet uns wieder aus Erde und Lehm,
niemand bespricht unsern Staub.
Niemand.
Gelobt seist du, Niemand.
Dir zulieb wollen
wir blühn.
Dir
entgegen.
Ein Nichts
waren wir, sind wir, werden
wir bleiben, blühend:
die Nichts-, die
Niemandsrose.
Mit
dem Griffel seelenhell,
dem Staubfaden himmelswüst,
der Krone rot
vom Purpurwort, das wir sangen
über, o über
dem Dorn. [Leggi di più…]
Riconnettersi a partire dal cuore (3)
Dopo la riflessione di apertura di Marco Guzzi al seminario intensivo “La struttura che connette” e il secondo intervento, dedicato ad una pratica di concentrazione e di riallineamento fisico e mentale, pubblichiamo il terzo video della settimana estiva organizzata da Aleph Umanistica e da Mauro Scardovelli a Trevi nell’Umbria nel luglio del 2018. [Leggi di più…]
Siamo ciò che pensiamo
«Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché tu, come se di te stesso fossi il libero e sovrano creatore, ti plasmi da te secondo la forma che preferisci. Tu potrai degenerare abbassandoti sino agli esseri inferiori che sono i bruti, oppure, seguendo l’impulso del tuo animo, rigenerarti elevandoti agli spiriti maggiori che sono divini».
(Oratio de hominis dignitate, Pico della Mirandola)
Il corpo
A forza di sentirci dire che il corpo e l’anima sono separati, alla fine ci abbiamo creduto davvero: il corpo, esito di cadute nel mondo materiale; l’anima, espressione della sostanza divina. Un equilibrismo tra disprezzo ed apprezzamento, bastone e carota.
Nei secoli, abbiamo messo sempre meglio a punto il valore della persona nella forma con cui ci si mostra. La scienza moderna ci ha insegnato a distanziare lo sguardo, ad osservare l’oggetto senza troppi coinvolgimenti. Così la persona si è fatta individuo/oggetto, pezzo di carne da mettere sotto il microscopio, mentre da secoli ci si divertiva a sbudellare cadaveri per vedere che cosa ci fosse dentro. [Leggi di più…]
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