In quell’immaginifico atlante dell’Altrove che sono Le città invisibili di Italo Calvino, sul filo del racconto che Marco Polo offre a Kublai Khan, il lettore si imbatte in due città che sembrano a prima vista somigliarsi: Perinzia e Andria.
Entrambe hanno deciso di edificarsi in strettissima relazione con il “Cielo” e i suoi fenomeni, entrambe sembrano riflettere un medesimo “ordine”, un progetto che le fonda e le tiene in vita. E tuttavia: una lentamente muore, una cresce e si rinnova. Leggiamo i due incipit, che ne descrivono i caratteri fondamentali: [Leggi di più…]
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