Arrivando con i ragazzi a Canakkale, dove è ferma ad attenderci la barca, già lo presento. Forse questo che mi attende, è un altro modo di fare scienza, meno riduzionista. Un modo più olistico e meno cartesiano, mi verrebbe da pensare. Dove il sistema non è facilmente circoscrivibile all’ambito asetticamente accademico, come (in una prima, imperfetta approssimazione) può sembrarlo in una classica aula universitaria. Dove la materia che insegni si impasta necessariamente con l’umanità di chi apprende. Dove – come insegna la meccanica quantistica – l’osservatore è parte integrante e significativa dell’ambiente osservato.
Perché Darsi Pace adesso?
Da sempre l’essere umano ha cercato di capire la realtà della violenza e le sue origini. Il tema dominante, sia nella storia scritta, sia nella tradizione mitica conservata delle culture antiche, sia nella tradizione letteraria moderna, è il potere esercitato come dominio sull’altro, e la risposta universale: la ribellione contro questo tipo di potere. La ribellione contro il potere esercitato come dominio genera sempre più violenza.
25 aprile: per una nuova liberazione
In questa data simbolica di festa nazionale ricordiamo le nuove, inedite soglie di liberazione alle quali la nostra umanità è chiamata.
Questo annuncio gioioso sembra, oggi più che mai, travalicare la questione dei governi e degli stati nazionali (questione che pure resta a contraddistinguere un piano importante della realtà), per riguardare sia la nostra sfera più interiore e personale, sia al contempo una dimensione antropologica planetaria.
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L’Insurrezione di Biagio Conte: la Missione di Speranza e Carità
In un mondo senza speranza, rappresentazione drammatica di un Ego terminale incapace di gestire la complessità del nostro tempo, sorgono segni luminosi di speranza, espressione di quella Nuova Umanità capace di relazione, di prossimità, della creatività che è propria dello Spirito.
Un segno profetico del nostro tempo è Biagio Conte e la Missione di Speranza e Carità. Ho incontrato di recente fratel Biagio a Palermo alla vigilia del suo incamminarsi verso Roma: si perché l’11 aprile si è avviato verso Roma a piedi, ripercorrendo il cammino fatto 25 anni fa, quando con un bastone e l’unica compagnia di un cane che aveva chiamato ‘Libertà’ si era incamminato verso Assisi.
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Il tempo non è un assoluto
Il tempo è un assoluto? Scorre in una sola direzione sempre uguale a se stesso? Indifferente a ciò che vivo se ne va per conto suo alla sua velocità indipendentemente da me?
Non voglio entrare nel merito della relatività del tempo e della sua ragionevolezza, ma di sicuro la risposta sperimentale è NO.
La cura
Mi chiamo Giuseppe e sono un neofita dei Gruppi “Darsi pace”; dopo le parole di un amico, che l’anno precedente aveva condiviso con me la sua esperienza nei Gruppi, ho iniziato a frequentare il percorso di rinnovamento e, alzatomi dalla sedia alla fine del primo incontro, non sono stato mai così positivamente convinto di una scelta da me effettuata: nonostante il turbinio di emozioni e pensieri che si affollavano e sovrapponevano, per una volta mi sono sentito appagato, compreso, ascoltato.
I giovani nel vortice della trasformazione
Pubblichiamo il video della relazione tenuta da Marco Guzzi all’Eremo di Ronzano, a Bologna, il 26 settembre 2015.
L’incontro si è svolto nell’ambito della annuale manifestazione “Festa dei Popoli”: una tre giorni di riflessione che nel 2015 aveva come tema i “Giovani fra stereotipi e realtà”.
Buona visione!
Venire alla vita
Uno spermatozoo e un ovulo si incontrano e si fondono così profondamente da diventare uno: inizio ad esistere. Faccio la mia comparsa come zigote, una cellula totipotente – ma è bene che non mi monti la testa, vale solo per poco. Concitati meccanismi si danno da fare per maturare il più velocemente possibile: inizio il mio primo articolarmi in agglomerati di cellule che man mano si organizzano in tessuti e in organi. Divento sempre più complessa. Adesso posso distendermi un po’, inizio ad assumere forma umana, primordiale, ma umana.
La storia del giovane ragazzo e la leggenda del gigante pentito
Durante l’incontro generale dei gruppi Darsi Pace del 12 Marzo 2016 parlavo con una delle partecipanti e le esprimevo il frutto di alcune mie meditazioni: da mesi oramai riscontro come, nelle facoltà universitarie, siano stati isolati e “rimossi” gli esponenti delle discipline più illuminati e unificanti. Parli con i dottori in psicologia, e a malapena sanno chi siano C.G. Jung o James Hillman (!), parli con i dottori in filosofia e dicono che Kierkegaard non è considerato un filosofo ma “letteratura” (!!!).
Nomen omen
Autori:Irenilde Manzoni e Luisa Susanna
“Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio” (Isaia 43,1)
“Prendendo in considerazione il tuo nome potrai comprendere esperienze che hai già vissuto.
Ti apri a ciò che è già presente in te e nella tua persona, che però spesso, nella routine quotidiana, non vedi. Il nome ti mostra il tuo potenziale nascosto, ti mostra sotto il segno di quale promessa stia la tua vita.” (A.Grün)
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