Quando ho letto il titolo dell’Intensivo 2016 di Santa Marinella – del fine settimana che è il punto forte e culminante del percorso annuale del movimento Darsi Pace – mi sono subito sentito chiamato in prima persona. Il potere è creazione. No, ma io devo andare, mi sono detto. Mai come in questo caso io devo andare.
Ricominciare
Ricominciare: una parola, un verbo, che presuppone almeno due orizzonti, uno alle spalle, compiuto, e uno nascente e possibile, da compiersi, davanti ai nostri occhi.
È questo un orizzonte che avanza e si sposta progressivamente ad ogni passo, proprio perché ci troviamo a distanza da esso, separati da un intervallo di spazio e tempo incolmabile e sempre rinnovato: di qui la sua irraggiungibilità, e la frustrazione che ne deriva.
Settimana estiva con Mauro Scardovelli e Marco Guzzi
Annunciamo con grande gioia un evento straordinario, una proposta veramente nuova!
Mauro Scardovelli e Marco Guzzi offrono una settimana intensiva di trasformazione e crescita umana, dall’11 al 17 luglio a Trevi nell’Umbria, dal titolo “L’insurrezione della nuova umanità”.
Sarà una vacanza estiva ‘intelligente’, per riflettere insieme, con l’aiuto di esperti del settore, sulla fondazione di una nuova cultura e sul superamento dell’attuale condizione sociale, economica, politica ed ecologica, divenuta ormai insostenibile.
Dare senso alla vita
Darsi Pace è una proposta di un percorso concreto capace, in prima battuta, di alleviare la sofferenza, il disagio che comporta il vivere in questo mondo. Un vivere di cui non si riesce più ad afferrare il senso. Un mondo dove la vita non è ormai più che una “smania vuota” vissuta sotto il segno del bisogno. In seconda battuta, è una risposta concreta al desiderio, all’aspirazione, anche latente o semi-cosciente, di poter “rifare la vita”. [Leggi di più…]
Crisi della fede e rinascita spirituale
Pubblichiamo il video del secondo incontro con Marco Guzzi che si è svolto nella parrocchia romana di San Bernardo di Chiaravalle il 10 gennaio 2016.
Nella prima conferenza, intitolata “Buone Notizie. La crisi antropologica prepara la nascita di una umanità nuova”, venivano delineati i tratti di un Io umano capace di contestare con nuova forza questo mondo, e di lottare per delle soglie inedite di liberazione.
Il respiro, mio potente alleato
“La vita è come il respiro, che non puoi trattenere per te o accumulare; come una manna che per domani non dura”. (Ermes Ronchi)
Da quando ho iniziato quattro anni fa la pratica meditativa nei gruppi Darsi Pace mi sperimento in modo “antico e sempre nuovo”. Antico perché il passato è tutto in me, ora; nuovo, perché la ri-creazione avviene ora.
Mediterranea 2015, diario di bordo
Arrivando con i ragazzi a Canakkale, dove è ferma ad attenderci la barca, già lo presento. Forse questo che mi attende, è un altro modo di fare scienza, meno riduzionista. Un modo più olistico e meno cartesiano, mi verrebbe da pensare. Dove il sistema non è facilmente circoscrivibile all’ambito asetticamente accademico, come (in una prima, imperfetta approssimazione) può sembrarlo in una classica aula universitaria. Dove la materia che insegni si impasta necessariamente con l’umanità di chi apprende. Dove – come insegna la meccanica quantistica – l’osservatore è parte integrante e significativa dell’ambiente osservato.
Perché Darsi Pace adesso?
Da sempre l’essere umano ha cercato di capire la realtà della violenza e le sue origini. Il tema dominante, sia nella storia scritta, sia nella tradizione mitica conservata delle culture antiche, sia nella tradizione letteraria moderna, è il potere esercitato come dominio sull’altro, e la risposta universale: la ribellione contro questo tipo di potere. La ribellione contro il potere esercitato come dominio genera sempre più violenza.
25 aprile: per una nuova liberazione
In questa data simbolica di festa nazionale ricordiamo le nuove, inedite soglie di liberazione alle quali la nostra umanità è chiamata.
Questo annuncio gioioso sembra, oggi più che mai, travalicare la questione dei governi e degli stati nazionali (questione che pure resta a contraddistinguere un piano importante della realtà), per riguardare sia la nostra sfera più interiore e personale, sia al contempo una dimensione antropologica planetaria.
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L’Insurrezione di Biagio Conte: la Missione di Speranza e Carità
In un mondo senza speranza, rappresentazione drammatica di un Ego terminale incapace di gestire la complessità del nostro tempo, sorgono segni luminosi di speranza, espressione di quella Nuova Umanità capace di relazione, di prossimità, della creatività che è propria dello Spirito.
Un segno profetico del nostro tempo è Biagio Conte e la Missione di Speranza e Carità. Ho incontrato di recente fratel Biagio a Palermo alla vigilia del suo incamminarsi verso Roma: si perché l’11 aprile si è avviato verso Roma a piedi, ripercorrendo il cammino fatto 25 anni fa, quando con un bastone e l’unica compagnia di un cane che aveva chiamato ‘Libertà’ si era incamminato verso Assisi.
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