“Ogni anima porta in sé il Cristo come in un grembo materno”
( Giovanni Crisostomo)
Può sembrare strano che queste tre brevi poesie abbiano a che fare con Maria, la Madre di Cristo.
Parlano di “una clandestina nella stiva”, di una “mondina che pianta nel fango il riso”.
Si rivolgono ad una donna “piena d’animali”, chiamata anche “cappella dei pazzi”, “sepolcro vuoto”.
Immagini che evocano situazioni criptiche, incomprensibili per la nostra mente ordinaria.
Bisogna attivare facoltà intuitive sottili, e non cedere subito alla richiesta di spiegazioni ‘razionali’. Bisogna ruminare le parole e avere fede nel loro potere rivelativo.
Provo a sintonizzarmi perciò su un registro più interiore, a sentire questa clandestina come la mia anima, straniera in questo mondo, che vive nascosta in dimensioni profonde, dove non sempre ho il coraggio di guardare. [Leggi di più…]
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