- L'intervento di Marco Guzzi e Fabrizio Falconi su Radio Uno Rai -
Più scendiamo nella confusione e nei conflitti che avvelenano le nostre vite, più diventano vere e profonde le parole scritte settant’anni fa da Etty Hillesum, la giovane intellettuale di Amsterdam uccisa nel campo di sterminio di Auschwitz. All’orrore estremo del male, quello senza paragoni storici prodotto dai nazisti, Etty sapeva reagire smarcandosi dall’odio, certo legittimo e comprensibile, che nutriva i suoi fratelli ebrei. E proponeva una via nuova, folle, ma straordinariamente vera: guardare prima al proprio marciume, estirparlo e dissotterrare quella potenza d’amore che sta in fondo alla nostra anima. Fino a imparare a lodare la vita sempre, malgrado tutto quello che può succedere. [Leggi di più…]
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