Ho provato, su invito di Marco, a rispondere alla domanda “Perché Darsi Pace”, partendo, come è consono nel nostro lavoro, dall’ascolto della mia esperienza personale. I motivi che mi hanno portato ad incontrare Darsi Pace sono stati diversi, ma fondamentalmente era il bisogno di “dinamite pura” quello che stavo cercando, qualcosa cioè che riuscisse a frantumare una prigione interiore nella quale stavo morendo soffocata, una dinamite “rigenerativa” quindi, non solo distruttiva, che mi indicasse anche il modo di recuperare i pezzi rotti, plasmandoli da dentro, e di assemblarli armonicamente tra loro.
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