Come molti di voi sapranno, dal 22 aprile è possibile recarsi in diverse postazioni sparse su tutto il territorio nazionale per apporre la propria firma relativa al Referendum “L’Italia per la pace” promosso dai comitati “Generazioni Future”, con Presidente Ugo Mattei, e “Ripudia la guerra”, con portavoce Enzo Pennetta. Fra i Garanti firmatari troviamo volti noti quali, ad esempio: Giorgio Agamben, Franco Cardini, Marco Guzzi, Moni Ovadia, Padre Alex Zanotelli, Carlo Freccero, Mauro Scardovelli, Vauro Senesi, Geminello Preterossi, Claudio Messora e molti altri.
Il Referendum si compone di tre quesiti, due riguardanti in modo specifico la legittimità di questo nostro coinvolgimento sempre più diretto nella guerra in Ucraina, e quindi l’abrogazione della legge fatta dai governi Draghi e Meloni sull’invio di armi in territorio di guerra — legge che non fa altro che incentivare, di fatto, la possibilità di un’escalation nucleare —; e poi c’è un ultimo quesito relativo ai molteplici conflitti di interesse che sono presenti evidentemente all’interno della nostra sanità pubblica.
Questi tre quesiti, com’è facilmente intuibile, in realtà, si legano l’uno all’altro in modo saldo e coerente. Infatti, se è vero che si è passati rapidamente dalla gestione autoritaria dell’emergenza pandemica al sostegno di una guerra per procura senza soluzione di continuità, è altrettanto vero che la “continuità” è assolutamente visibile se osserviamo questo processo di erosione democratica dal punto di vista finanziario, economico e degli interessi privati delle grandi multinazionali del farmaco e delle armi.
Ora, che ci sia una volontà da parte dei poteri finanzcapitalistici globali, come li chiamava Luciano Gallino, di procrastinare il termine delle guerre e delle epidemie mondiali, al solo scopo di guadagnare soldi e potere di controllo per un tempo che sia il più lungo possibile, mi sembra ormai un dato ovvio e scontato. Almeno, per la maggior parte del popolo italiano questo è sicuramente un dato scontato. Ed è forse proprio per questo motivo che gli italiani si sono sempre espressi in modo “contrario all’invio di armi in Ucraina” (49,1% a febbraio 2023, sondaggio Index).
Oggi la maggioranza popolare è decisamente contro l’invio di armi in un territorio di guerra (in accordo con l’Articolo 11 della Costituzione Italiana). Perché ha compreso perfettamente che non può reggere una logica fondata sulla violenza e sull’aumento del conflitto armato per favorire — come dicono i sostenitori dell’atlantismo filogovernativo — la pace fra i due belligeranti. È davvero un controsenso spaventoso che, nonostante lo sforzo mistificatorio della propaganda di “regime”, emerge inesorabilmente in tutta la sua falsità.
Su queste contraddizioni del Sistema della Guerra occorre agire politicamente, utilizzando ogni mezzo lecito che possa riportare il volere democratico al centro di qualsiasi azione legislativa, soprattutto quando quest’ultima presenta delle potenziali ripercussioni catastrofiche che mettono in pericolo l’intero destino nazionale (basti ricordare che l’Italia ospita circa 40 testate nucleari). D’altronde, lo spirito dei referendum è esattamente questo: cercare di dare la parola al popolo sovrano, affinché il popolo possa esprimersi liberamente senza avere nessuna pressione né dall’alto né da una determinata parte politica. Insomma, il referendum è un atto di vera politica trasversale.
Come abbiamo ribadito ancora di recente a Torino in occasione del nostro evento “Libertà è Rivoluzione”, dobbiamo urgentemente uscire dalle logiche contrappositive e polarizzanti. Quelle dell’occhio per occhio e dente per dente. Esse, infatti, evidenziano la strategia adoperata del Sistema che vuole costringerci a ragionare in modo binario: Destra o Sinistra, No-vax o Si-vax, Putin o Zelensky. Una volta compreso il gioco violento e coercitivo di questa spinta verso gli estremi (per cercare di nascondere la complessità della realtà) decidere di non appoggiare le scelte belliche di questo governo guerrafondaio significherà semplicemente: decidere di non appoggiare le scelte belliche di questo governo guerrafondaio. Punto.
Noi come Movimento L’Indispensabile abbiamo sempre appoggiato ogni azione non violenta che possa favorire l’aggregazione e la mobilitazione democratica (per non dire l’insurrezione) di tutte quelle persone che non si rassegnano all’idea di vivere in un Paese “vassallo” dei poteri transnazionali. Andare a firmare i tre quesiti del nuovo referendum può essere l’ennesimo tentativo, pacifico e democratico, di contestazione radicale di questo specifico assetto politico-culturale che da tempo è del tutto incapace di vedere i cittadini come persone, come esseri spirituali, ma li vede come “carne da macello” da plasmare e anestetizzare in ogni modo possibile.
Come sappiamo bisogna raggiungere almeno 500.000 firme nei prossimi 3 mesi, prima di passare al vaglio della Cassazione. Perciò: firmiamo! Firmiamo! Firmiamo!
Link banchetti:
https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/banchetti-per-le-firme/
Link voto online:
https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/firma-i-referendum-online/
Link informazioni:
https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/i-quesiti/
P.s. Ricordiamo, inoltre, che stiamo organizzando il nostro prossimo evento a Milano al Teatro Faes intitolato, non a caso, “Pace è Rivoluzione”. Vi aspettiamo come sempre numerosi Sabato 6 Maggio ore 17:30
Link evento:
https://www.facebook.com/events/222393677106952?ref=newsfeed
Link Carta della Nuova Umanità:
https://cartadellanuovaumanita.it/
Basta armi! Non può esserci pace senza un serio tentativo di dialogo.
Servono trattative. Serve confronto.
Io da Italiana chiedo al governo di fermare l’invio di armi!
Se vuoi la pace prepara la pace.
Pienamente d accordo. # andiamo avanti così.
Già firmato online. Avanti tutta!
fermiamo ogni tipo di guerra.
È proprio tempo di dire la nostra per iscritto: firmo !
basta con la follia di inviare armi che costano miliardi in un mondo affamato e a cui manca tutto per sopravvivere
Se farò la guerra, allora sarò in pace… Conclusione errata!
Buonasera,
Pienamente d’accordo! Anzi, detto e ribadito nel ricominciamento di ogni giorno che la vera pace nasce innanzitutto nel cuore di ognuno, sono favorevole al totale disarmo mondiale… basta armi e tutto ciò che comportano. Forse può apparire un astrattismo detta così; penso però che sarebbe anche un gesto significativo da parte di ogni paese, un atto educativo concreto, qualora si verificasse.
Grazie di questo immenso lavoro e della possibilità che date a tutti, con azioni realmente libere e democratiche! … quando eravamo entrambi più giovani nel discorrere mio papà diceva: “per quanto imperfetta possa rivelarsi, la democrazia è la migliore forma di politica che abbiamo, garante di libertà imprescindibili ” . Bè, speriamo che riusciamo, ognuno per come può, a far “nascere dall’alto” e trasversalmente speranze inaudite e benedette per il mondo e l’intero creato ?
Un caro saluto,
Giorgia
Ps per quanto concerne la firma digitale è valida soltanto con spid, cie etc ?
Sono d accordo con il movimento darsi pace vi seguo e vi ammiro molto sono pronta a sostenervi con qualsiasi iniziativa atta a diffondere una coscienza di vera ricerca della pace
Stop guerra
Sono pienamente d’accordo che bisogno creare una società diversa, pacifista e intelligente, che non si affranchi alle politiche che tutti i partiti italiani stanno seguendo. Grazie
In un sistema che sta collassando, in cui l’essere umano perde ogni giorno la propria dignità e la propria libertà, si deve trovare una forma alternativa di società.
Vorrei sapere se a Bergamo ci sono dei banchetti, dove e quando.
Grazie
Grazie Davide,
molto utile questo articolo. Stavo giusto cercando informazioni su come poter firmare!
Un abbraccio
Maila
Dove si può firmare in Versilia
Buongiorno
Buongiorno a tutti,
grazie del vostro interesse e supporto. Ricordo a coloro che chiedono informazioni sulle proprie città che è possibile consultare il link che ho messo al fondo dell’articolo. Lì troverete aggiornata in tempo reale la mappa con tutte le postazioni dei banchetti sparsi sul territorio. Inoltre, faccio presente che è possibile firmare sia online sia recandosi nel proprio municipio o comune di riferimento e chiedendo del Referendum. Per ogni evenienza, non essendo noi di Darsi Pace gli organizzatori diretti del Referendum, occorre scrivere all’email che trovate sul sito http://www.generazionifuture.org
Un cordiale saluto,
Davide
Farò on line se non riesco ad andare in una postazione sul territorio Veronese o Veneto. Sarebbe deludente però constatare di non averne attiva nemmeno una. A meno di non considerare questa Regione come specchio della classe politica che la “governa”.
Farò on line se non esiste una postazione sul territorio Veronese o Veneto. Sarebbe deludente constatare di non averne attiva nemmeno una. A meno di non considerare questa Regione come specchio della classe politica che la “governa”.
Ottima cosa.
L’Italia per la pace
Mi sono schierato con la “resistenza”, con “l’essere contro” da sempre e in particolare in questi ultimi 3 anni di distopia a traino “psicopandemia artatamente e criminalmente indotta e imposta.
Ho tentato un apporto politico con una delle liste costituitesi per contrastare il regime. Non ho dato assoluta preferenza e fede ad una sigla piuttosto che ad un’altra. Per concretizzare ho supportato I.S.P. ma ho tifato per tutti gli schieramenti contro, ovvero antisistema: VITA – F.d.P. – Italexit. Avrei preferito certo che trovassero una quadra per presentarsi come una sola lista di opposizione a tutto l’arco dei partiti costituiti. Purtroppo così non è stato, e sia, il futuro non è fatto di se.
Spero che si saprà far tesoro dell’esperienza. Ho potuto aprezzare il pregevolissimo giurista Ugo Mattei nei suoi interventi sempre di altissimo livello per non dire dello strepitoso, monumentale, filosofo, intellettuale Marco Guzzi che ascolto sempre con ammirato incanto. Sono riconoscente per quanto stanno facendo i comitati promotori dei 3 quesiti referendari, “contro la guerra” e “per la sanità pubblica” che condivido in pieno.
Conto di dare il mio sostegno, per quanto potrò, a questa mirabile necessaria iniziativa di civiltà e di affermazione del Diritto, in osservanza di principi della nostra Costituzione.
Un caro saluto,
denis.
3497003704
denis.sbrogio@gmail.com
L’uomo è’ una belva per l’uomo ? non finirà mai la bramosia del potere e così finirà tutto siamo già molto avanti per la fine totale. Fermatevi ! Fermatevi! Fermatevi e tornate figli di Dio.
Basta guerre.
No guerre.
Basta guerre
Lavoriamo per la Pace
No armi
Pace.